Un nuovo vaccino contro il cancro alla prostata
Il sistema immunitario funziona non solo per proteggere l’organismo dalle infezioni microbiche, ma anche per rilevare e controllare eventuali tumori maligni. Le cellule immunitarie scansionano i tessuti con l’obiettivo di rimuovere le cellule maligne appena formate prima che queste si trasformino in tumori completamente formati. Lo sfruttamento del sistema immunitario per combattere il cancro è stato esplorato per anni con approcci immunoterapici, impiegando un certo numero di citochine, cellule immunitarie ingegnerizzate, antigeni o persino cellule tumorali intere come vaccini. Gli scienziati del progetto TLRPROSTATE, finanziato dall’UE, hanno voluto generare e valutare vaccini sintetici contro il cancro alla prostata utilizzando una strategia diversa. «La nostra idea era quella di stimolare chimicamente i recettori di tipo Toll (TLR, Toll-Like Receptors), creando quindi una risposta immunitaria», spiega il coordinatore del progetto, il dott. Juan Padrón. Un nuovo approccio per stimolare il sistema immunitario I TLR rappresentano un costituente centrale del sistema immunitario in quanto sono espressi sulle cellule immunitarie innate e contribuiscono a riconoscere gli agenti patogeni intrusivi. In particolare, il TLR4 riconosce una vasta gamma di ligandi, compreso il lipopolisaccaride (LPS), un componente della parete cellulare dei batteri Gram-negativi responsabile dell’attivazione dei macrofagi e della trasduzione del segnale. È interessante notare che prove recenti associano mutazioni nel TLR4 all’aumento del rischio di cancro alla prostata. «Volevamo programmare il recettore TLR4 in modo che segnalasse il rilevamento di un antigene prostatico», continuano il dott. Padrón e il dott. Pedro Miranda. In questo contesto, gli scienziati hanno progettato un linker bifunzionale corredato di una piccola molecola che lega un antigene su cellule di cancro alla prostata su un lato e un debole agonista sull’altro lato. La logica era quella di ingannare i macrofagi nel pensare che la cellula del cancro alla prostata sia un batterio, affinché la uccidano. A tale scopo, hanno progettato il linker per individuare l’antigene di membrana specifico della prostata (PSMA, prostate specific membrane antigen), una proteina che si trova sovraespressa sulla superficie delle cellule tumorali della prostata. Per generare il linker, i ricercatori hanno sviluppato con successo una nuova via sintetica che accelera il processo consentendo anche di incrementare la reazione. Il processo generale di sintesi del vaccino si basa su semplici tecniche di purificazione che consentono la produzione di una quantità massima di 1 grammo di composto. Inoltre, sono stati eseguiti esperimenti di stabilità in vitro per convalidare l’idoneità del linker all’uso in vivo, nonché test di efficacia per confermare il legame del linker con il PSMA. Il futuro dei vaccini per la prostata Tradizionalmente, il cancro alla prostata viene trattato con una terapia farmacologica, ma la maggior parte dei pazienti recidiva e soccombe alla malattia. Ciò sottolinea chiaramente la necessità di scoprire nuovi bersagli terapeutici. La notevole scoperta del PSMA negli ultimi anni ha aperto nuove strade per la terapia del cancro alla prostata. La molecola TLRPROSTATE si abbina con successo al PSMA e può attivare i recettori TLR4, inducendo una risposta immunitaria. Sebbene gli studi sull’efficacia in vivo siano ancora in corso, i ricercatori sono ottimisti sul fatto che «il vaccino sintetico sarà presto testato in sperimentazioni cliniche». I vaccini anti-cancro hanno ricevuto grande attenzione nel corso degli anni, tuttavia hanno ottenuto pochissimi risultati clinici. La prevenzione della recidiva di malattie potenzialmente fatali mediante sollecitazione del sistema di difesa immunitario del proprio corpo è un impegno continuo. Una migliore comprensione di come funziona il sistema immunitario contribuirà indubbiamente a trovare una cura per vari tipi di cancro, salvando milioni di vite e riducendo i costi sanitari.
Parole chiave
TLRPROSTATE, cancro alla prostata, vaccino, recettore TLR4, PSMA