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Contenuto archiviato il 2024-06-18

"Rural Development, Food Security and Political Stability in Iraq"

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Geopolitica e sicurezza alimentare: controllo e potere

Quando si pensa alle lotte di potere nel Medio Oriente, potrebbe venir in mente il petrolio. Ma c’è un’altra merce che svolge un ruolo significativo nell’instaurare stabilità e buon governo, come osservato da un progetto finanziato dall’UE: il cibo.

Il progetto RUDEFOPOS-IRAQ ha valutato il ruolo della sicurezza alimentare e dello sviluppo rurale nella politica dei regimi attuali e passati in Iraq, con un particolare interesse nella misura in cui le reti di patrocinio e di locazione dominanti, insieme ai conflitti violenti, hanno esercitato un impatto sulle relazioni interne del paese. «Analizzando immagini via satellite, materiale grigio, documenti trapelati dell’ISIS e fonti giornalistiche siamo stati in grado di dimostrare che l’agricoltura ha svolto un ruolo importante nel finanziamento del gruppo terroristico», afferma il dott. Eckart Woertz, ricercatore senior presso il Centro d'informazione e documentazione internazionale di Barcellona, in Spagna. Acquisire informazioni preziose sul ruolo rivestito dal patrocinio e dalla distribuzione delle locazioni nella stabilità e governance regionali è stato per molti versi impegnativo, non da ultimo a causa dell’inaccessibilità del territorio controllato dall’ISIS. Il progetto ha impiegato un duplice approccio, composto dall’analisi di documenti storici e dalla creazione di un quadro chiaro della situazione attuale mediante l’utilizzo di Internet, immagini da satellite e un viaggio in loco nella regione del Kurdistan iracheno. L’accesso ai documenti storici ha comportato alcune difficoltà: più di 11 milioni sono archiviati presso l’Hoover Institution alla Stanford University, portati negli Stati Uniti sulla scia dell'occupazione dell’Iraq nel 2003, con la conseguente difficoltà nella selezione della documentazione da analizzare tra una tale quantità di materiale. Inoltre, si sono dovuti affrontare vincoli pressanti in termini di tempo: i documenti del governo iracheno e del diwan presidenziale di Saddam Hussein erano conservati presso la National Defence University di Washington, che ha chiuso nel 2015 mentre il progetto si trovava in fase avanzata, per cui il dott. Woertz ha dovuto completare le proprie analisi prima di tale termine. Per comprendere quale fosse la situazione al momento, il dott. Woertz si è affidato a un’indagine online rivolta ad accademici provenienti da tutto l’Iraq e a interviste con esperti condotte durante il viaggio in loco nella regione del Kurdistan iracheno. La precarietà del sistema di sicurezza ha reso impossibile la realizzazione di interviste a domicilio in altri luoghi ma, secondo quanto affermato dal dott. Woertz, «mi sono anche potuto servire di indagini quantitative approfondite antecedenti del Programma alimentare mondiale (PAM), della Banca mondiale e dell’Organizzazione internazionale del lavoro (ILO)». Lavorando congiuntamente con Hadi Jaafar, dell’Università americana di Beirut, ha utilizzato immagini da satellite per superare l’inaccessibilità del territorio controllato dall’ISIS. In tal modo, i due ricercatori sono riusciti a dimostrare come la produzione agricola sotto l’ISIS si fosse sviluppata negli anni 2014-2015. «Tutto il lavoro ha dimostrato come la sicurezza alimentare e l’agricoltura svolgano un ruolo di spicco nella politica irachena passata, presente e futura. Nel corso dell’embargo multilaterale dell’ONU del 1990-2003, il ruolo della sicurezza alimentare e dell’agricoltura è stato essenziale nei calcoli strategici del regime di Saddam Hussein.» Più recentemente, il progetto ha rivelato l’importanza dell’agricoltura quale fonte di finanziamento dell’ISIS, dopo la conquista di vaste aree dei due granai della Siria e dell’Iraq, ovvero le province di Gezira e di Nineveh. «Il nostro lavoro sull’agricoltura quale fonte di finanziamento dell’ISIS ha aperto nuovi orizzonti e assume rilevanza al di là dell’esistenza del gruppo quale aspirante proto-stato, che si è ormai conclusa.» Per quanto riguarda le sfide contemporanee dell'Iraq in materia di sicurezza alimentare, indagini qualitative e quantitative indicano che la popolazione individua inconfutabilmente le questioni politiche come la principale preoccupazione. «Da soli, gli approcci tecnocratici (ad esempio il miglioramento dell’irrigazione o la progettazione di interventi sulla nutrizione) non saranno sufficienti», spiega il dott. Woertz. «Ritengo auspicabile che le questioni di sicurezza alimentare acquisiscano maggiore priorità nello sviluppo, nella sicurezza e nelle politiche estere dell'Europa in Medio Oriente. Che si tratti della ricostruzione siriana o della stabilità politica in Iraq, la sicurezza alimentare e l’agricoltura svolgeranno un ruolo di primo piano. Spero che il progetto RUDEFOPOS-IRAQ sia stato in grado di aumentare la consapevolezza in questo senso», conclude.

Parole chiave

RUDEFOPOS-IRAQ, sicurezza alimentare, geopolitica, governance, agricolture, Siria, relazioni interne

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