Assistenza automatica per l’ormeggio delle navi
Il commercio marittimo dipende dall’efficienza delle grandi navi e delle petroliere, che a volte si accompagna a rischi relativi al trasferimento del carico e all’ormeggio. Il progetto DOCKINGMONITOR (DockingMonitor - development of automated combined berthing aid and drift monitoring system for large ships, particularly oil and LNG gas tankers), finanziato dall’UE, ha cercato di superare le sfide legate a ormeggio e trasferimento del carico. Esso ha lavorato allo sviluppo di un sistema combinato di aiuto all’ormeggio e di monitoraggio della deriva che migliora questi processi e riduce i rischi. Gli attuali sistemi richiedono la distribuzione di parecchi sensori sul molo per ottenere questo risultato. Il progetto, che riunisce partner provenienti da Danimarca, Germania, Italia e Norvegia, ha proposto un sistema di misurazione della distanza portatile o “monitor di ormeggio” per superare queste limitazioni. Il team ha immaginato un nuovo sistema di monitoraggio della deriva per le imbarcazioni ormeggiate che sfrutta l’elaborazione delle immagini per seguire il moto della nave durante il trasferimento del carico. Esso ha ideato un sistema di misurazione della distanza con scansione laser per supportare il concetto. Il lavoro è iniziato con la definizione del concetto e l’elaborazione dei requisiti di un sistema basato su telecamere in grado di misurare il fenomeno della deriva. Il progetto ha poi raccolto informazioni e definito le specifiche di una recinzione per il monitoraggio degli attracchi e delle tecniche di monitoraggio e di controllo proposte. I ricercatori hanno inoltre definito le specifiche di vari altri sottosistemi. Il team ha analizzato gli algoritmi rilevanti per la misurazione del moto e ha selezionato quelli più idonei per far progredire la propria ricerca. Sono state quindi condotte valutazioni sui concetti candidati per offrire immagini chiare e illuminate in modo uniforme dello scafo di una nave, indipendentemente dal movimento dell’imbarcazione. DOCKINGMONITOR ha quindi stabilito le comunicazioni fotocamera-hardware e sviluppato algoritmi di elaborazione delle immagini. Dopo aver acquisito gli ausili luminosi e le attrezzature ottiche necessarie, i ricercatori hanno condotto una serie di prove prestazionali con un sistema robotico e un modello di scafo. I membri del consorzio hanno elaborato la loro idea di monitoraggio dei movimenti trasversali, che prevedeva lo sviluppo di uno scanner a laser bidimensionale e personalizzato e di un puntatore laser disponibile sul mercato per l’esecuzione delle prove. Sono state inoltre condotte sperimentazioni più realistiche nel porto di Oslo, in Norvegia, attraverso l’utilizzo di uno scanner tridimensionale. Infine, il gruppo di lavoro ha raccolto informazioni importanti ai fini della convalida del sistema completo a Nyhamna, in Norvegia. Nel complesso, questo ha portato allo sviluppo di un prototipo che prevede visione artificiale, tecnologia laser, elettronica di controllo e progettazione meccanica. Il team del progetto ha inoltre convalidato il sistema sulla base di prove di collaudo ripetute, per garantire che fosse in grado di seguire con precisione la velocità e il moto delle imbarcazioni. In sintesi, il sistema incrementa l’automazione e offre dati immediati agli operatori, attraverso dei computer desktop o dei dispositivi portatili. In caso di un qualsiasi contrattempo, un sistema di allarme può comunicare con degli operatori umani che si trovano sia a bordo della nave che a terra. La tecnologia è molto promettente per quanto riguarda l’aumento della sicurezza dei porti, la riduzione al minimo dei rischi ambientali, il miglioramento dell’ormeggio e la riduzione dei problemi relativi al trasferimento del carico.
Parole chiave
Petroliere, ormeggio, trasferimento del carico, monitor di attracco, scansione laser