Nuovo trattamento per la schistosomiasi
La schistosomiasi, causata dal parassita del sangue Schistosoma mansoni, agisce sui processi fisiologici modulando le risposte immunitarie dell'ospite. Ne risulta che i parassiti infettano il tratto urinario e l'intestino inducendo una serie di sintomi che - a seconda della gravità e della durata - possono portare al collasso degli organi. Ostacolare la capacità del parassita di eludere o disturbare i processi fisiologici modulando specifiche molecole rappresenta un allettante approccio di trattamento. Considerando che le opzioni attuali si basano esclusivamente sul farmaco praziquantel, l'obiettivo chiave del progetto SCHISTOSOMA PROTEASE ("Bioactive serine proteases from human parasite Schistosoma mansoni"), finanziato dall'UE, era di analizzare ma non descrivere importanti molecole bioattive del parassita. Gli scienziati hanno esplorato l'opzione di bersagliare gli enzimi proteolitici del parassita, la cui normale funzione consiste nello scomporre altre proteine in vari processi. Questi enzimi proteolitici sono estremamente simili alle loro controparti mammifere. Possono quindi interferire nei normali processi dell'ospite facilitando l'evasione della risposta immunitaria o influenzando l'anticoagulazione e la vasodilatazione. I ricercatori hanno sequenziato e verificato la funzione di quattro geni di enzimi proteolitici di S. mansoni, e determinato i loro livelli di espressione in diverse fasi del ciclo di vita del parassita. Alti livelli di questi enzimi coincidevano con l'evasione della risposta immunitaria dell'ospite da parte del parassita, sottolineandone l'importanza nell'interazione ospite-parassita. Il silenziamento selettivo di questi geni proteasi nella fase larvale infettiva (schistosomula) ha fornito ulteriore evidenza confermando il loro ruolo nell'infettività dei parassiti. I ricercatori hanno compiuto sforzi significativi per produrre enzimi proteolitici ricombinanti, oltre a generare anticorpi contro queste molecole. Una serie di analisi postgenomiche chiarisce la complessità delle proteasi dello schistosoma e ne mette in evidenza le interrelazioni. È stato istituito un quadro per guidare la caratterizzazione delle proteasi individuali, la loro espressione specifica e il loro contributo al parassitismo, in particolare, la loro possibile modulazione della fisiologia dell'ospite. Tali strumenti potrebbero servire come base per gli interventi con farmaci/vaccini del S. mansoni. In generale lo studio SCHISTOSOMA PROTEASE ha fornito una piattaforma scientifica per la ricerca traslazionale e lo sviluppo di interventi terapeutici contro la schistosomiasi.
Parole chiave
Schistosomiasi, enzima proteolitico, schistosoma, malattia infettiva