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Contenuto archiviato il 2024-06-18

Morphosyntactic language skills in deaf children with a cochlear implant: a cross-linguistic study on Dutch and German

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Lo sviluppo del linguaggio nei bambini sordi

Gli impianti cocleari (IC) hanno aiutato un numero indefinito di bambini sordi a imparare a parlare, consentendo loro di condurre una vita meno problematica. Possono però comunque permanere differenze nel linguaggio parlato tra tali bambini sordi e bambini normoudenti; si tratta di un fenomeno recentemente chiarito meglio da alcuni scienziati.

La morfosintassi, vale a dire il modo con cui differenti forme di una parola sono correlate tra loro, costituisce uno degli aspetti più complicati dell'apprendimento della lingua. Tuttavia, non era noto se fosse più complicato con un bambino dotato di IC rispetto a un bambino normoudente. Il progetto MORLAS finanziato dall'UE intendeva studiare il livello di linguaggio di bambini con IC che affrontavano la scuola primaria, esaminando la loro padronanza della morfosintassi. Lo studio ha riguardato bambini di lingua tedesca e olandese, con l'intento di osservare se esistevano variazioni tra le diverse lingue. I ricercatori hanno innanzitutto sviluppato un quadro teorico che ha quantificato le differenze nella struttura morfosintattica tra le due lingue. In tal modo è stato loro possibile confrontare i risultati tra bambini tedeschi e olandesi. I protocolli sulla raccolta dei dati del gruppo di studio olandese sono stati adattati per la parte tedesca dello studio. Sono stati acquisiti dati da 10 bambini con IC e 10 bambini normoudenti nelle Fiandre (olandese) e da 10 bambini con IC e 30 bambini normoudenti a Vienna (tedesco). MORLAS ha scoperto che tra i bambini tedeschi e olandesi esistevano solo differenze poco rilevanti. Per la maggior parte, i bambini con IC hanno evidenziato gli stessi schemi di apprendimento dei bambini normoudenti, con l'eccezione della formazione dei nomi plurali, laddove i bambini con IC sono risultati più lenti. Tali informazioni aiuteranno educatori e genitori a migliorare lo sviluppo linguistico dei bambini con IC.

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