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Contenuto archiviato il 2023-04-13

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Un passo in avanti verso la decarbonizzazione dei trasporti su strada per le lunghe distanze

Un’iniziativa dell’UE aiuterà a superare gli ostacoli allo sviluppo del mercato dei carburanti alternativi per i veicoli pesanti.

Trasporti e Mobilità icon Trasporti e Mobilità

Grazie all’urgente necessità di ridurre le emissioni di gas a effetto serra, gli sforzi per promuovere l’impiego di carburanti alternativi a basse emissioni di carbonio (AF, alternative fuels) nei trasporti si sono intensificati negli ultimi anni. Queste tecnologie, tuttavia, non sono tuttora divenute comuni, in particolare nel settore dei veicoli stradali pesanti che si basa prevalentemente sui motori diesel. Supportato dal progetto COLHD, finanziato dall’UE, un recente rapporto mette in luce gli ostacoli che impediscono una più ampia adozione di soluzioni AF in Europa. «La nostra ricerca mostra che non esiste una strategia di sostegno europeo comune alle AF e che c’è una chiara mancanza di sostegno politico e finanziario, unita ad una discontinuità delle politiche e ad una scarsa attrattiva economica delle soluzioni di carburante alternativo». Segnala inoltre il numero limitato di stazioni di rifornimento lungo le reti stradali europee, principalmente a causa della scarsa disponibilità di marchi e modelli di veicoli a carburante alternativo (AFV, alternative-fuelled vehicles) sul mercato. «D’altra parte, le attuali stazioni AFV o AF sono ostacolate dalla mancanza di standard o da incoerenze di standardizzazione nella produzione e nell’implementazione, di requisiti di qualità del carburante, di interfacce tra AFV e stazioni di rifornimento e di linee guida di formazione a livello comunitario per i conducenti di veicoli a carburante alternativo». Un quadro normativo rafforzato Il rapporto sottolinea le difficoltà legate ai costi e agli investimenti nelle infrastrutture AF, nonché la limitata redditività economica dell’uso dei biocarburanti nei trasporti. Per risolvere questi problemi, gli autori del rapporto sottolineano la necessità di sviluppare un approccio comune europeo al mercato degli AF e invitano la Commissione europea a sostenere una valutazione dettagliata del processo decisionale. Raccomandano inoltre di rafforzare il quadro normativo identificando chiari obiettivi a lungo termine e offrendo incentivi economici. Altre strategie e suggerimenti includono: miglioramenti nella progettazione dei camion e dei sistemi di propulsione; neutralità tecnologica per la combinazione di varie alternative di carburante; e l’uso progressivo delle tecnologie AF, a partire da quelle più mature. Gli autori propongono «il passaggio dal gasolio al gas naturale compresso e al gas naturale liquefatto (per i camion più pesanti e le tratte più lunghe) e progressivamente ai biocarburanti avanzati, al bio-metano, al gas sintetico e, infine, all’idrogeno» dove le soluzioni elettriche non sono praticabili. Maggiore efficienza Il progetto in corso COLHD (Commercial vehicles using Optimised Liquid biofuels and HVO Drivetrains) è stato lanciato per sviluppare un motore AF che sia più efficiente dell’alternativa diesel standard. COLHD si occupa della tecnologia, dell’infrastruttura e del superamento di ulteriori ostacoli. Si concentra sullo sviluppo di tre tecnologie propulsive che utilizzano biogas (biometano liquefatto o biopropano liquido) e biocarburanti di seconda generazione (olio vegetale idrogenato). Il sito web del progetto dichiara: «I motori saranno progettati per funzionare su miscele ottimizzate di entrambi i combustibili fossili, principalmente Autogas (GPL) e GNL (gas naturale liquido) e biocarburanti rinnovabili non fossili, con l’obiettivo di aumentare progressivamente la quota di biocarburanti seguendo l’evoluzione del mercato». Oltre a condurre ricerche sul superamento degli ostacoli e sulla riduzione dei costi lungo l’intera catena del valore, i partner del progetto hanno compiuto progressi significativi nella selezione del combustibile. Per maggiori informazioni, consultare: sito web del progetto COLHD

Paesi

Spagna

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