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Contenuto archiviato il 2023-03-24

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Anticorpi scoperti di recente potrebbero portare alla cura delle malattie da virus dengue e Zika

Oltre ad essere entrambi virus RNA trasmessi dalle zanzare, i virus dengue e Zika hanno alcune cose in comune: appartengono al genere Flavivirus e condividono proteine involucro simili. Grazie alla ricerca europea congiunta, parzialmente finanziata nell’ambito del progetto DENFREE, le malattie causate dai due virus possono ora essere trattate con gli stessi anticorpi.

L’aumento di malattie trasmesse da vettore è una delle principali conseguenze del riscaldamento globale. La dengue, una delle forme più note di queste malattie, ogni anno mette a rischio la vita di circa 500 000 persone. Un’altra forma è quella causata dal virus Zika, che comunque generalmente colpisce le persone solo per un periodo compreso tra 2 e 7 giorni. Ciononostante, si è recentemente scoperto che pazienti affetti da Zika in Brasile e nella Polinesia francese soffrivano di complicazioni neurologiche quali ad esempio la sindrome Guillain-Barré, e questo virus è anche la causa della microcefalia nel feto. Precedenti sforzi compiuti dall’Istituto Pasteur, il CNRS e l’Imperial College London avevano portato alla scoperta di anticorpi in grado di neutralizzare i quattro tipi conosciuti del virus dengue. Grazie al finanziamento proveniente in particolare dal progetto DENFREE, che mira a identificare i fattori chiave che determinano la trasmissione del virus dengue e a sviluppare nuovi strumenti diagnostici, le tre istituzioni, assieme all’Università di Vienna, hanno fatto compiere un ulteriore passo avanti a questa ricerca concentrandosi sul virus Zika. “Volevamo vedere se gli anticorpi isolati per il virus dengue potevano essere utilizzati per neutralizzare altri flavivirus, e quello Zika sembrava il candidato migliore,” ha spiegato Félix Rey, direttore del laboratorio di virologia strutturale all’Istituto Pasteur. Per la sua ricerca il team ha selezionato due anticorpi, che erano entrambi noti per la loro capacità di impedire la proliferazione del virus dengue. Questi anticorpi sono stati isolati in pazienti affetti da dengue e quindi presentati al virus Zika. I risultati hanno colto di sorpresa il team: “Non ci saremmo mai aspettati di scoprire che il virus dengue e quello Zika sono talmente simili che alcuni anticorpi prodotti contro il virus dengue possono neutralizzare anche il virus Zika in modo così forte,” ha sottolineato Rey. Infatti, uno dei due anticorpi testati è stato in grado di neutralizzare il virus Zika persino meglio di come neutralizza il virus dengue. Un altro elemento chiave della ricerca è stato l’uso della cristallografia per identificare il sito di legame sul virus Zika. Gli scienziati hanno prodotto cristalli contenenti il complesso “anticorpo-proteina involucro”, prima di usare potenti raggi X per creare una ricostruzione 3D del sito preciso dove l’anticorpo si lega alla proteina involucro. Così facendo, il team ha scoperto che i virus dengue e Zika condividono lo stesso sito di legame dell’anticorpo. Questi risultati potrebbero infine portare allo sviluppo di un vaccino universale che offre una protezione simultanea contro la malattia del virus dengue e del virus Zika. Essi sono stati pubblicati nella rivista “Nature” il 23 giugno 2016. “Gli anticorpi potrebbero essere usati, ad esempio, per proteggere le donne incinte che rischiano di contrarre il virus Zika, poiché attualmente non esiste vaccino o cura per questa malattia,” ha concluso Rey. Il progetto DENFREE, che proseguirà fino alla fine del 2016, è supportato dal Settimo programma quadro dell’UE con 8,4 milioni di euro. Per maggiori informazioni, consultare: Sito web del progetto

Paesi

Francia

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