Larve di insetti come fonte proteica supplementare nei mangimi in Europa
Attualmente l’Europa importa il 70 % delle sue proteine per i mangimi, esponendoli al rischio derivante da una competizione in crescita costante per le proteine da usare ne mangimi causata da una popolazione globale destinata a superare i 9 miliardi entro il 2050. In particolare nei paesi in via di sviluppo si sta assistendo a un notevole aumento nella domanda di prodotti animali, con il consumo totale di carne che dalla metà degli anni quaranta del secolo scorso è aumentato di cinque volte. Il progetto PROTEINSECT ritiene che adattare la legislazione europea in modo da consentire l’utilizzo di proteine ricavate dagli insetti nei mangimi aiuterà ad affrontare queste sfide. I benefici delle proteine ricavate dagli insetti Per affrontare questa crescente sfida, gli esperti di PROTEINSECT provenienti da Europa, Cina e Africa hanno esaminato l’utilizzo di due specie di larve di mosca nell’alimentazione di polli, maiali e pesci, effettuando esperimenti alimentari e analizzando la qualità e la sicurezza dell’allevamento di mosche su substrati di rifiuti organici come ad esempio il letame. Gli insetti sono ricchi di proteine e sono un componente naturale della dieta di molti pesci e del pollame allevato all’aperto. Il progetto sostiene che le larve di mosca possano essere allevate su un’ampia gamma di rifiuti e sottoprodotti, offrendo così un nuovo modo di recuperare valore da prodotti che tradizionalmente verrebbero gettati via dall’industria agroalimentare. Il ritrattamento biologico dei rifiuti organici era un concetto chiave per PROTEINSECT, poiché l’utilizzo degli insetti per il mangime non solo aiuterebbe a ridurre la carenza di proteine in Europa, ma favorirebbe anche una notevole riduzione del volume dei rifiuti. Il progetto ha scoperto che le larve delle mosche sono in grado di ridurre fino al 60 % la massa dei rifiuti in solo 10 giorni, contribuendo alla realizzazione di un’economia veramente circolare. La ricerca del progetto ha inoltre dimostrato che l’utilizzo delle proteine ricavate dagli insetti nei mangimi per completare le tradizionali fonti vegetali potrebbe contribuire a rendere disponibili più terreni agricoli per colture che vengono consumate direttamente dalla popolazione umana. Questo garantirebbe quindi anche una maggiore sicurezza alimentare complessiva. Nel 2015, il progetto ha effettuato prove di alimentazione su pesci, pollame e maiali in Belgio e Regno Unito basate sulle proteine ricavate da insetti nel Regno Unito da PROTEINSECT. Questi esperimenti hanno valutato l’aumento di peso e i tassi di crescita, oltre a fattori specifici, come ad esempio i tassi di sopravvivenza nel salmone atlantico. In generale, il progetto ha osservato che non vi erano differenze significative nel rendimento degli animali e ha persino registrato dei miglioramenti come conseguenza del mangime a base di insetti. Ad esempio, i livelli di microrganismi buoni (Lactobacilli) erano significativamente più alti nei maialini alimentati con gli insetti. Prossimi passi per il progetto Il team del progetto ritiene che l’Europa potrebbe diventare un importante contributore globale a questa fonte alternativa e supplementare di proteine, oltre a fornire soluzioni innovative per ridurre i rifiuti organici. Tuttavia, essi sostengono che la legislazione europea conservatrice e superata riguardante l’uso degli insetti nel mangime e negli alimenti rappresenta un serio ostacolo per i potenziali investitori, e di conseguenza per l’ingresso sul mercato delle proteine ricavate dagli insetti. Nello specifico, essi si schierano a favore di una revisione di due norme dell’UE che attualmente vietano l’utilizzo degli insetti quale fonte di proteine per il mangime per animali allevati per il consumo umano, e anche l’allevamento di insetti sul letame o sui rifiuti della ristorazione. Intervenendo durante l’evento, la coordinatrice di PROTEINSECT, la dott.ssa Elaine Fitches, ha commentato: “La carenza di proteine in Europa rappresenta un rischio molto reale per il progresso sociale, economico e ambientale... Mentre cerchiamo delle soluzioni europee sostenibili nel lungo periodo, dobbiamo terere conto dei benefici che l’introduzione degli insetti, e precisamente delle larve di mosca, potrebbe avere sul contenuto dei mangimi.” Per maggiori informazioni, consultare: Sito web del progetto
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Regno Unito