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Contenuto archiviato il 2023-03-27

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Programma specifico di ricerca, di sviluppo tecnologico e di dimostrazione nel settore della cooperazione con i paesi terzi e le organizzazioni internazionali, 1994-1998

 
Questo programma specifico costituisce la seconda attività del quarto programma quadro, "Cooperazione con i paesi terzi e le organizzazioni internazionali".

In questo programma, la cooperazione scientifica e tecnologica internazionale condotta dalla Comunità verrà coordinata sia a livello centrale, sia mediante la possibilità, prevista da altri programmi specifici, di partecipazione dei paesi terzi europei, al di fuori del SEE, alle loro attività di ricerca.

Inoltre, il programma comprenderà attività di cooperazione non nucleare e le attività di cooperazione sviluppate nei precedenti programmi quadro, come pure nell'ambito delle APAS.

Le attività previste mireranno a rafforzare la cooperazione internazionale nel settore RST con i paesi terzi, in modo da consolidare l'efficacia delle attività comunitarie di RST, rafforzare le basi scientifiche e tecnologiche della Comunità e sostenere l'attuazione delle altre politiche comunitarie.

Gli sforzi sono intesi inoltre a migliorare il coordinamento della cooperazione scientifica e tecnologica tra gli Stati membri ed i paesi terzi, al fine di evitare inutili ripetizioni e di definire meglio il campo d'azione comunitario sulla base del principio di sussidiarietà.

La cooperazione sarà basata sul principio del vantaggio reciproco. Ciò significa non solo il vantaggio reciproco diretto o a breve termine, quale viene percepito dai partecipanti ad un progetto, ma anche il vantaggio per la Comunità a lungo termine o vantaggio indiretto.

Una maggiore sinergia tra le attività EUREKA ed il programma quadro comunitario di RST si baserà su un approccio pragmatico caso per caso. Questo potrebbe prevedere la conduzione dei lavori precompetitivi di progetti EUREKA nell'ambito del programma quadro ed il fatto che i risultati dei progetti comunitari potrebbero essere presi in considerazione nei progetti EUREKA maggiormente orientati al mercato.

Per conferire alla ricerca una dimensione europea, le attività del programma COST promuoveranno la cooperazione tra istituti e organizzazioni di ricerca di 25 paesi europei (i 12 Stati membri dell'UE ed i 13 paesi terzi che contribuiscono al finanziamento dell'operazione). La cooperazione inerirà una ampia gamma di settori tra i quali tecnologia dell'informazione, trasporti, oceanografia, materiali, ambiente, meteorologia e agricoltura/biotecnologia.

Saranno migliorati i rapporti con organizzazioni scientifiche europee e internazionali quali l'ESF, il CERN, l'ESA, l'EMBL e l'ESO al fine di facilitarne il coinvolgimento reciproco in progetti di interesse comune. Gli Stati membri saranno anche incoraggiati a coordinare le proprie posizioni con le organizzazioni politiche internazionali, quali le NU, la FAO, l'OMS, l'OCSE, l'UIT ecc.

Sono incluse misure specifiche volte a rafforzare la cooperazione con i paesi terzi non europei industrializzati. Questa cooperazione e consultazione multilaterale costituisce un prerequisito ai progetti di ricerca di "megascienza" quali Fusion, il genoma umano ed il cambiamento globale, e costituiscono la base della partecipazione in contesti quali l'OCSE o i progetti multilaterali come il "Programma frontiere umane". Vengono inoltre prese delle misure di promozione della ricerca legata alla preparazione di norme internazionali.

La cooperazione con i paesi dell'Europa centrale e orientale e con gli Stati indipendenti dell'ex Unione Sovietica riguarderà argomenti specifici di ricerca relativi a situazioni d'importanza critica in questi paesi. Verrà data priorità ai temi ed argomenti di interesse per gruppi di paesi.

Le attività coperte dal programma verranno svolte in stretto coordinamento con altre iniziative comunitarie correlate ed accordi con i paesi terzi, quali la Convenzione di Lomé, i programmi PHARE, TACIS e la nuova politica mediterranea.

La cooperazione con l'Associazione internazionale per la promozione della cooperazione con i ricercatori dei nuovi Stati indipendenti dell'ex Unione Sovietica (INTAS) continuerà purché sia raggiunto un nuovo accordo fra i suoi membri al termine della fase pilota, alla fine del 1994. La Commissione presenterà una proposta al Consiglio circa il futuro di questa associazione e le aree geografiche ed i temi da coprire.

Si prevede che verranno apportate all'Accordo SEE le necessarie modifiche per permettere ai sei paesi dell'EFTA, membri del SEE, di partecipare ai programmi specifici non nucleari del quarto programma quadro, alle stesse condizioni del terzo programma quadro.
Rafforzare la capacità scientifica e tecnologica della Comunità, per sostenere l'attuazione delle politiche comunitarie in relazione ai paesi terzi e contribuire a risolvere problemi a livello regionale e globale.
Tre aree:

- Cooperazione scientifica e tecnica in Europa:
. Cooperazione con altre istanze di cooperazione scientifica e tecnologica in Europa:
Potenziare la coerenza e la complessiva validità sotto il profilo dei costi delle attività europee di ricerca, tenendo pienamente conto dei programmi e delle iniziative nazionali nell'ambito dello Spazio economico europeo nel suo insieme. Si tratta del programma COST, dell'iniziativa EUREKA e delle relazioni con le organizzazioni internazionali europee a livello mondiale;

. Cooperazione con i paesi dell'Europa centrale e orientale e con i nuovi Stati indipendenti dell'ex Unione Sovietica:
Contribuire alla salvaguardia del potenziale scientifico e tecnologico di questi paesi, al riorientamento della ricerca verso le esigenze sociali, e dunque alla ristrutturazione dei loro sistemi di produzione, nonché al miglioramento della qualità della vita in queste società;L
- Cooperazione con i paesi industrializzati non europei:
Promuovere la capacità scientifica e tecnologica della Comunità agevolando l'accesso al know-how sviluppato dai paesi terzi industrializzati;

- Cooperazione scientifica e tecnologica con i paesi in via di sviluppo:
Consentire ai paesi in via di sviluppo di essere associati allo sviluppo della conoscenza e delle tecnologie innovative per risolvere i problemi legati al loro sviluppo economico sostenibile. Le attività di ricerca sono mirate a tre settori collegati fra loro e di notevole importanza:
. La gestione sostenibile e l'utilizzo delle risorse naturali rinnovabili;
. Il miglioramento della produzione agricola in questo quadro di gestione sostenibile delle risorse naturali;
. Le condizioni sanitarie e la popolazione, ponendo l'accento sul controllo delle malattie più diffuse, il miglioramento dei sistemi sanitari e l'impatto sull'ambiente e sulla salute dell'evoluzione demografica e dell'urbanizzazione.
La Commissione è incaricata dell'esecuzione del programma, assistita da un comitato composto dai rappresentanti degli Stati membri e presieduto dal rappresentante della Commissione. La Commissione è inoltre responsabile della preparazione di un programma di lavoro, che fornisce i dettagli scientifici e tecnologici dell'azione, le fasi di attuazione del programma e le disposizioni finanziarie corrispondenti.

Ai fini della cooperazione con i paesi dell'Europa centrale e orientale, i nuovi Stati indipendenti dell'ex Unione Sovietica ed i paesi in via di sviluppo, la Commissione pubblicherà inviti a presentare proposte di progetti in base al programma di lavoro. La cooperazione potrà avere luogo anche attraverso altre strutture. La Commissione prenderà tutte le iniziative necessarie per attuare gli obiettivi del programma in altre aree geografiche.

La partecipazione finanziata al programma è aperta a tutti i soggetti giuridici che conducono regolarmente attività di RST all'interno della Comunità o nei paesi terzi associati, mediante un accordo bilaterale stipulato con la Comunità, nell'attuazione del relativo programma.

La partecipazione non finanziata è aperta a tutti i soggetti giuridici nei paesi terzi che hanno stipulato un accordo di cooperazione scientifica e tecnica con la Comunità relativamente alle attività del programma, ai soggetti giuridici di un paese europeo ed alle organizzazioni internazionali di ricerca, a condizione che il loro coinvolgimento apporti benefici alla Comunità.

Il Centro comune di ricerca (CCR) potrà partecipare alle attività indirette del programma. La partecipazione di organizzazioni internazionali europee potrà essere finanziata come per le organizzazioni comunitarie in alcune aree specifiche. Tuttavia, il programma non coprirà il costo della partecipazione dei paesi terzi, in particolar modo di quelli associati, ai quali è aperta la partecipazione ai programmi specifici del programma quadro.

Il programma viene realizzato principalmente mediante attività a compartecipazione finanziaria, azioni concertate, misure specifiche e diverse misure preparatorie, di accompagnamento e di sostegno.

Di norma, i progetti di RST a compartecipazione finanziaria si qualificheranno per un contributo comunitario massimo pari al 50% dei costi totali, sebbene il contributo finanziario della Comunità ai partner dell'Europa centrale e orientale, ai nuovi Stati indipendenti dell'ex Unione Sovietica ed ai paesi del Terzo Mondo in via di sviluppo possa essere superiore. Altre attività a compartecipazione finanziaria, quali la creazione di reti tematiche, formazione, premi di fattibilità o misure di accompagnamento, si potranno qualificare per un finanziamento massimo del 100% dei costi addizionali o del costo totale della misura. anche previsto il sostegno per il finanziamento dell'infrastruttura o delle installazioni necessarie per la realizzazione delle azioni coordinate.

Le azioni concertate consistono principalmente nel coordinamento dei progetti di RST già finanziati da enti pubblici o privati, specificamente mediante le reti di concertazione. Le attività concertate possono anche includere il coordinamento necessario delle reti tematiche, che vedrà il coinvolgimento di fabbricanti, utilizzatori e organizzazioni di ricerca in un progetto specifico.

Misure specifiche, quali le azioni che sostengono le politiche comunitarie esterne e le misure volte a creare strumenti di carattere generale al servizio delle organizzazioni di ricerca, potranno anch'esse avere diritto ad uno stanziamento del 100% dalla Comunità.

Il finanziamento comunitario è disponibile anche per diverse misure preparatorie, di accompagnamento e di sostegno. Queste includeranno il controllo sistematico degli sviluppi nelle politiche sulla scienza e la tecnologia dei paesi terzi e delle condizioni socioeconomiche della cooperazione internazionale. La raccolta dei dati e delle informazioni verrà coordinata insieme alle attività correlate da svolgersi nell'ambito del programma specifico sulla ricerca socioeconomica mirata.

Il bilancio del programma è suddiviso tra sei aree diverse, come segue: Cooperazione con altre istanze di cooperazione scientifica e tecnologica in Europa 46 milioni di ECU; Cooperazione con i paesi dell'Europa centrale e orientale e con i nuovi Stati indipendenti dell'ex Unione Sovietica 232 milioni di ECU; Cooperazione con i paesi terzi industrializzati non europei 30 milioni di ECU; Cooperazione con i paesi in via di sviluppo 40 milioni di ECU.

La ripartizione tra diversi settori non esclude che un progetto possa riferirsi a diversi settori.

Queste cifre includono un'attribuzione pari al 10% per le spese di personale e di funzionamento. Un importo di 4 milioni di ECU è stato assegnato alla diffusione, promozione e valorizzazione dei risultati del programma. Ciò sarà strettamente coordinato con la terza attività del quarto programma quadro, "Diffusione e valorizzazione dei risultati".

Il bilancio destinato al programma potrà aumentare prima della fine del 1996, in conformità alla decisione che stabilisce il quarto programma quadro.

La Commissione esaminerà, in modo sistematico e permanente, lo stato di realizzazione del programma per garantire che gli obiettivi, le priorità e gli strumenti finanziari siano ancora adeguati. Ove necessario, in funzione dei risultati della valutazione, essa presenterà proposte volte ad adeguare o completare il programma. Inoltre, la Commissione incaricherà esperti indipendenti di eseguire una valutazione regolare delle attività coperte dal programma specifico i quali, al suo completamento, effettueranno una valutazione finale dei risultati ottenuti rispetto agli obiettivi iniziali. La relazione di valutazione finale verrà trasmessa al Consiglio, al Parlamento europeo e al Comitato economico e sociale.