Programma specifico di dimostrazione e ricerca e sviluppo tecnologico (CE) nel campo dell'agricoltura e dell'agroindustria, compresa la pesca, 1990-1994
La ricerca coinvolgerà progetti interdisciplinari che fanno uso, in particolare di ritrovati della biotecnologia e tengono conto dei fattori genetici, dell'ingegneria agricola e silvicola, delle tecniche di coltivazione e allevamento e dell'interazione tra ambiente e stabilimento. In particolare, esisterà un progetto finalizzato allo sviluppo di rimedi efficaci per la desertificazione e la deforestazione. Sarà proseguita la ricerca nel settore dell'acquacoltura e della pesca. Il lavoro precompetitivo iniziato già con il secondo programma quadro, specificamente nell'ambito del programma ECLAIR, sarà supportato da progetti dimostrativi sviluppati congiuntamente dai produttori e dagli utenti al fine di dimostrare, su una scala che si avvicina alla realtà, l'affidabilità tecnica e la viabilità economica di un nuovo prodotto e/o di una nuova tecnologia, la cui fattibilità è stata provata su piccola scala.
Nel campo degli impieghi industriali per le materie prime agricole e della silvicoltura, sempre nell'ambito della sfera precompetitiva, la ricerca sarà una questione di priorità da dirigere sui processi innovativi volti allo sfruttamento industriale dei sottoprodotti di applicazioni di orientamento alimentare e allo sviluppo di applicazioni industriali ed energetiche nuove e più pulite, offrendo prospettive economiche favorevoli.
La ricerca agroalimentare iniziata con il secondo programma quadro, in particolare nell'ambito del programma FLAIR, sarà amplificata, in particolare per quanto riguarda: la definizione e la soddisfazione delle esigenze nutrizionali, della tossicologia e dell'igiene alimentare, delle nuove tecnologie per la trasformazione agroalimentare. Un ulteriore lavoro in questi settori terrà conto di programmi in corso (ECLAIR, FLAIR, ricerca agricola e pesca).
Al fine di garantire una migliore combinazione tra la produzione del suolo e le fonti biologiche basate sull'acqua e il loro utilizzo da parte di consumatori e dell'industria, al fine di potenziare e diversificare i prodotti agricoli e della silvicoltura e al fine di accrescere la competitività delle imprese agricole e agro-alimentari in linea con le altre politiche comunitarie, contribuendo ad una migliore gestione rurale e forestale e garantendo un'adeguata protezione ambientale.
Quattro aree:
- produzione primaria in agricoltura, orticoltura, silvicoltura, pesca e acquacoltura:
al fine di adattare la produzione primaria alla domanda quantitativa e qualitativa del mercato e dei consumatori e per contribuire all'efficienza e alla competitività dell'agricoltura, dell'orticoltura, della silvicoltura, della pesca e dell'acquacoltura stimolando interazioni positive tra l'ambiente e l'economia e la tecnologia della produzione primaria.;
- Input per l'agricoltura, l'orticoltura, la silvicoltura, la pesca e l'acquacoltura:
al fine di contribuire alla competitività e viabilità delle imprese in agricoltura, silvicoltura, pesca e acquacoltura tramite migliore controllo degli input ed una riduzione dei costi di produzione, e al fine di contribuire alla protezione dell'ambiente e allo sfruttamento sostenibile delle risorse biologiche;
-trasformazione di materie prime biologiche provenienti dall'agricoltura, dall'orticoltura, dalla silvicoltura, dalla pesca e dall'acquacoltura:
al fine di fornire, tramite R&S precompetitivo, la base per processi (compreso trasporto ed immagazzinamento) per prodotti competitivi nuovi o migliorati nei settori alimentare, non alimentare ed energetico (ad esempio biomasse), sviluppando nuove applicazioni energetiche ed industriali più efficaci e dalla parte dell'ambiente e della salute pubblica per materie prime biologiche;
- utilizzo finale e prodotti:
al fine di generare una migliore conoscenza delle caratteristiche, come richiesto da utenti e consumatori, con particolare riferimento alla salute pubblica e all'ambiente, di prodotti finali derivati da materiali biologici (prodotti alimentari e non alimentari, compresa l'energia, prodotti della silvicoltura e dell'orticoltura.
La Commissione è responsabile della messa in atto del programma, assistita da un comitato composto dai rappresentanti degli Stati membri e presieduto da un rappresentante della Commissione.
Il programma comprende progetti di ricerca e sviluppo tecnologico (RST), progetti dimostrativi, misure accompagnatorie e azioni concertate.
I progetti sono oggetto di contratti in compartecipazione. La partecipazione finanziaria della Comunità di norma non eccederà il 50% per i progetti di RST e il 30% per i progetti dimostrativi. Le università e altri centri di ricerca hanno la facoltà di richiedere, per ciascun progetto, o un finanziamento del 50% delle spese totali per progetti di RST e del 30% per progetti dimostrativi, oppure un finanzimento del 100% dei costi marginali aggiuntivi. I contratti relativi a progetti di ricerca in compartecipazione, di norma, devono essere conclusi seguendo una procedura di selezione basata su inviti a presentare proposte pubblicati nella Gazzetta ufficiale delle Comunità europee. I progetti devono, di norma, prevedere la partecipazione di almeno due partner, indipendenti tra di loro, con sede in Stati membri diversi. Ciascuna proposta di progetto deve comprendere una valutazione dell'impatto ambientale.
Le misure accompagnatorie prevedono:
l'organizzaizone di seminari, workshop e convegni scientifici;
- il coordinamento internazionale con l'ausilio di gruppi di integrazione;
- i programmi di formazione per tecnologia avanzata, ponendo enfasi sulla multidisciplinarità;
- la promozione della valorizzazione dei risultati;
la valutazione scientifica e strategica indipendente del funzionamento dei progetti e del programma specifico.
L'azione concertata consta di azioni da parte della Comunità al fine di coordinare le attività di ricerca individuale realizzate negli Stati membri. Tali azioni possono ricevere un finanziamento ammontante fino al 100% delle spese di coordinamento.
La Commissione è autorizzata a negoziare, in accordo con l'articolo 130n del Trattato, accordi internazionali con paesi terzi membri di COST, in particolare paesi membri dell'Associazione europea per il libero scambio (EFTA) ed i Paesi dell'Europa centrale e orientale, al fine di integrarli nel programma oppure a parte di esso. Laddove siano stati conclusi degli accordi quadro di cooperazione scientifica e tecnica tra la Comunità e paesi terzi europei, agli enti e alle imprese stabilite in questi paesi, sulla base del criterio del mutuo vantaggio, può essere consentito diventare partner di un progetto intrapreso nell'ambito del programma.
Nessuna parte contraente con sede al di fuori della Comunità e che partecipa ad un progetto intrapreso in seno al programma può beneficiare del finanziamento comunitario previsto dal programma. Queste parti dovranno contribuire alle spese generali di amministrazione.
I fondi comunitari ritenuti necessari per l'esecuzione del programma ammontano a 377 milioni di ECU, dei quali 45 milioni sono riservati per la realizzaizone di progetti dimostrativi ed una somma pari all'1% del budget è accantonata in qualità di contributo da parte del programma al programma centralizzato per la diffusione e la valorizzazione dei risultati. Tra il 2 ed il 5% dello stanziamento complessivo, sarà assegnato agli operatori per ricerca di formazione.
Le conoscenze acquisit nel corso dei progetti, saranno divulgate sia in seno al programma che tramite il programma centralizzato.
La Commissione riesaminerà il programma nel corso del secondo anno ed invierà una relazione al Parlamento europeo e al Consiglio. Al termine del programma un gruppo di esperti indipendenti, per conto della Commissione, condurrà una valutazione dei risultati ottenuti. La relazione di questo gruppo, unitamente agli eventuali commenti della Commissione, saranno sottoposti al Parlamento europeo, al Consiglio e al Comitato economico e sociale.