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Contenuto archiviato il 2024-06-18

NOVEL METHOD TO REMOVE CHLOROANISOLES PRESENT IN CORK STOPPERS

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Salvare il vino dalla contaminazione del tappo

Nuovi metodi per la decontaminazione dei tappi di sughero impediranno lo spreco di oltre 700 milioni di bottiglie di vino l’anno. L’adozione di queste tecniche registrerà un enorme impatto sul contenimento delle perdite dovute alle contaminazioni dei tappi e sulla protezione dell’immagine dei piccoli vinificatori.

Il sughero è un materiale che risente degli effetti negativi delle contaminazioni aeree che, sebbene non causino problemi di salute, potrebbero alterare l’aroma e il sapore del vino. Le nuove tecniche di tappatura sosterranno l’elevata qualità dei vini europei consentendo ai vinificatori di continuare a utilizzare il sughero naturale che esalta gli aromi e, allo stesso tempo, contribuiranno al mantenimento della competitività delle aziende vinicole di piccole e medie dimensioni. In tale scenario, è stato lanciato il progetto NEATCORK ("Novel method to remove chloroanisoles present in cork stoppers"), i cui lavori sono stati incentrati sullo sviluppo di un processo di decontaminazione al plasma in laboratorio, nonché sul raggiungimento di altri obiettivi destinati all’implementazione industriale, Ciò ha previsto la progettazione e costruzione di un prototipo adatto all’utilizzo a livello industriale. Dopo aver progettato, realizzato e collaudato tutti i componenti, i ricercatori hanno provveduto a metterli insieme per la configurazione finale del prototipo. Per garantire la conformità agli standard industriali, è stato necessario modificare e perfezionare alcuni parametri, tra cui l’energia fornita e la distanza e l’angolo tra il tappo di sughero, la sorgente di plasma e il flusso di gas. La convalida finale del prototipo NEATCORK è stata incentrata sulla conduzione di prove sui vini imbottigliati. Dopo alcuni mesi, è stata eseguita un’analisi basata sulla misurazione del contenuto di TCA nel vino, del contenuto di antiossidanti quali anidride solforosa o acido ascorbico, della colorazione del vino e degli aldeidi volatili. L’opportunità commerciale complessiva ruota intorno a un’analisi dettagliata dalla quale emergono le perdite economiche correlate alla contaminazione il cui valore è stimato tra 43 000 e 87 000 euro l’anno per le aziende vinicole di piccole e medie dimensioni. Questa nuova tecnologia potrebbe anche rivelarsi proficua per le realtà industriali più importanti. Il nuovo sistema registrerà un enorme impatto sulla sostenibilità dei piccoli e medi viticoltori nel settore dei tappi da sughero garantendone una maggiore competitività tra i colossi industriali del settore che possiedono già i propri metodi di decontaminazione. Le conseguenze economiche della tecnologia NEATCORK andranno a vantaggio non solo di queste realtà industriali ma anche dell’economia europea nel complesso.

Parole chiave

Vino, contaminazione del tappo, decontaminazione, cloro-anisolo, decontaminazione al plasma

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