Alla scoperta delle pratiche di costruzione e di riparazione delle navi nel Medioevo
Il catrame e la pece nera, ovvero due sostanze collose ricavate dagli alberi, erano ampiamente utilizzate in epoca medievale allo scopo di preservare il legno e di garantire l'impermeabilità. Il progetto AMPT ("Ancient maritime pitch and tar: A multidisciplinary study of sources, technology and preservation"), finanziato dall'UE, ha tentato di comprendere l'impatto dell'ambiente di sotterramento sulla degradazione del catrame e della pece nera. I ricercatori sperano inoltre di far luce sulle pratiche di costruzione e di manutenzione delle navi adottate nel Medioevo. Le analisi di gascromatografia-spettrometria di massa (GC-MS) e isotopiche hanno consentito di identificare la gamma e la sequenza di catrami utilizzati sulla nave di Newport e di studiare le modalità di degradazione di questa sostanza rispetto al catrame recuperato da altre navi portate alla luce grazie agli scavi. Gli sperimentatori sono stati in grado di effettuare le dovute distinzioni tra i vari catrami utilizzati per i lavori di costruzione e i successivi interventi di riparazione, basate sia sulla composizione chimica sia sulla provenienza geografica. Sebbene dalle ricerche sia emerso un alto livello di variabilità degli effetti della degradazione, gli scienziati sono stati in grado di collegare alcuni specifici prodotti della degradazione a particolari ambienti di sotterramento. Il progetto AMPT ha dimostrato l'utilità delle analisi sul catrame e sulla pece nera ai fini di un'attenta osservazione delle tecniche di costruzione e di riparazione di vecchie navi. I ricercatori hanno inoltre illustrato l'impatto determinante della degradazione del catrame e della pece nera sulle interpretazioni ricavate dalla composizione chimica. I risultati si aggiungono alla base di conoscenze sulla preservazione delle collezioni museali marittime.