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Contenuto archiviato il 2024-06-18

Cooling, AGN Feedback and Evolution in Groups

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Sui buchi neri nelle galassie

Scienziati finanziati dall’UE hanno unito i dati provenienti dagli estremi opposti dello spettro elettromagnetico per studiare il ruolo dei buchi neri più massivi nello sviluppo di gruppi e ammassi di galassie. I risultati hanno fornito una nuova comprensione dei modi in cui i buchi neri influiscono sui loro ambienti su larga scala.

La nostra comprensione degli ambienti dei gruppi e degli ammassi in cui si trova la maggior parte delle galassie è cambiata nel corso degli ultimi due decenni. Si è compreso che il gas a una temperatura di 10 milioni di gradi Kelvin che riempie questi sistemi si raffredda e scorre dentro le galassie ellittiche giganti che dimorano nei centri del gruppo, alimentando alla fine delle esplosioni immensamente potenti dai loro nuclei galattici attivi (active galactic nuclei, AGN). I getti lanciati dall’AGN possono riscaldare il gas circostante, creando un meccanismo di feedback che controlla il tasso di raffreddamento e influenza fortemente lo sviluppo dei gruppi e delle galassie che li compongono. Il progetto CAFEGROUPS (Cooling, AGN feedback and evolution in groups), finanziato dall’UE, è stato avviato per studiare questo ciclo di feedback. Un team internazionale di ricercatori ha lavorato per studiare la reazione nei vicini gruppi di galassie, raccogliendo prove basate su osservazioni e sviluppando nuove tecniche per ottenere una migliore comprensione del modello stabilito di recente. La soluzione tecnologica immaginava di combinare dati provenienti dagli estremi opposti dello spettro elettromagnetico al fine di studiare l’impatto dei buchi neri sul loro ambiente. Sono state usate delle osservazioni radio a bassa frequenza per tracciare i getti lanciati dai buchi neri, mentre i dati sui raggi X hanno consentito di determinare i loro effetti sul gas alla temperatura di 10 milioni di gradi Kelvin del mezzo intergalattico. Per questo obiettivo, i ricercatori hanno sfruttato al meglio il loro accesso a osservatori satellitari per raggi X estremamente sofisticati, ossia XMM-Newton dell’Agenzia spaziale europea (ESA) e Chandra della NASA (National Aeronautics and Space Administration). Usando anche osservazioni provenienti da strutture chiave in tutto il mondo, incluso il Giant Meterwave Radio Telescope in India, CAFEGROUPS ha studiato l’influenza dei buchi neri sui gruppi di galassie in modo eccezionalmente dettagliato. I risultati del progetto sono stati pubblicati in riviste a revisione paritaria e presentati a conferenze internazionali. Risultati ancor più eccitanti emergeranno dall’indagine completa in termini statistici dei gruppi di galassie che sono attualmente oggetto di studio. Il progetto CLoGS (Complete Local-Volume Groups Sample) sviluppa ulteriormente la ricerca intrapresa dal team di CAFEGROUPS, al fine di fornire una visione più chiara dei gruppi di galassie e del ruolo dei buchi neri nel loro sviluppo.

Parole chiave

Buchi neri, galassia, AGN, CAFEGROUPS, mezzo intergalattico

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