Chiarire le cause delle zoonosi
Il progetto PREDEMICS (Preparedness, prediction and prevention of emerging zoonotic viruses with pandemic potential using multidisciplinary approaches) si è concentrato su virus zoonotici comuni per svelare cosa determina la loro emergenza e sviluppare interventi appropriati. I ricercatori hanno utilizzato diversi modelli di virus per chiarire l’efficacia della replicazione dei virus, la loro patogenesi e trasmissibilità, e hanno identificato diversi fattori chiave associati. Hanno scoperto che gli isolati virali di pazienti con infezione grave da H1N1 avevano un maggiore eterogeneità genetica rispetto ai pazienti con una forma lieve della patologia, mettendo in evidenza l’importanza della variazione genetica nell’adattamento dei virus. Un importante risultato è stato lo sviluppo di una piattaforma per il rilevamento rapido e simultaneo degli anticorpi di diversi patogeni infettivi nei fluidi biologici dall’uomo e dagli animali. PREDEMICS ha sviluppato anche potenti metodi e modelli computazionali per determinare la filodinamica e la filogenomica di virus come quelli di rabbia, influenza umana ed Ebola. Analisi dettagliate dell’epidemia di influenza aviaria hanno rivelato l’emergere di diverse mutazioni che potrebbero aver aumentato la fitness dei virus H7 nel pollame. Gli esperimenti sul virus dell’influenza A hanno indicato che la sua sopravvivenza dipende dalla specie originale dell’ospite oltre che dalle proprietà della proteina virale emagglutinina. Studi su colonie di pipistrelli e popolazioni di volpi rosse infettate hanno fornito nuove informazioni. Per esempio la sieroprevalenza dei lyssavirus dipende dalla dimensione della colonia di pipistrelli e dal numero delle specie. La durata dei periodi incubazione e immunità erano i principali fattori per determinare la prevalenza del virus. I risultati dello studio hanno evidenziato anche l’importanza delle migrazioni e dell’ecologia nella dinamica delle malattie. Ciò potrebbe contribuire a sviluppare migliori metodi di controllo delle infezioni nella fauna selvatica. I partner del progetto hanno anche studiato i meccanismi virali coinvolti nell’evitare l’immunità innata dell’ospite, concentrandosi sulla modulazione di diversi percorsi interferonici per identificare i fattori molecolari determinanti per il processo di infezione. Inoltre, hanno sviluppato nuove strategie di intervento contro il virus della encefalite giapponese basate su vaccini ricombinanti o ceppi attenuati. Queste tecniche prevedevano una combinazione di approcci basati sulla sintesi ex novo, la ri-codifica casuale dei codoni e gli ISA (infectious-subgenomic-amplicons). Le scoperte di PREDEMICS possono essere usate per la progettazione di strategie efficaci per la prevenzione, il controllo e il trattamento delle malattie, nonché per migliorare la preparazione e la risposta alle pandemie.
Parole chiave
Zoonosi, PREDEMICS, virus zoonotici, influenza, emagglutinina, encefalite giapponese