Le infrastrutture collegate tra loro promuovono la ricerca sugli ecosistemi
L’incertezza riguardante gli impatti futuri del cambiamento climatico significa che risulta adesso fondamentale creare una serie integrata di IR per la scienza relativa agli ecosistemi. Queste IR consentiranno agli scienziati di comprendere e prevedere meglio gli effetti di un clima che cambia oltre alle modifiche nell’uso del suolo e alla perdita di biodiversità negli ecosistemi continentali. L’obbiettivo del progetto EXPEER (Distributed infrastructure for experimentation in ecosystem research), finanziato dall’UE, era quello di migliorare il coordinamento e la capacità di ricerca creando e rafforzando i collegamenti tra infrastrutture di osservazione, sperimentali, analitiche e di modellazione. Questo aiuterà a unificare e armonizzare il panorama della ricerca attualmente frammentato e a migliorare l’interoperabilità e il continuo scambio di informazioni all’interno dello Spazio europeo della ricerca (SER). EXPEER sta affrontando una necessità fondamentale collegando i principali approcci necessari per prevedere il cambiamento dell’ecosistema e le sue conseguenze. Anche se le strutture di EXPEER coprono un’ampia gamma di zone climatiche in Europa e possiedono buoni livelli di capacità di ricerca, il progetto ha identificato la necessità di modernizzare i servizi relativi ad attività sperimentali, studi sulla biodiversità, idrologia e caratterizzazione del suolo. Il team ha standardizzato una serie di protocolli e ha creato un sistema di gestione dei metadati per migliorare comparabilità e reperibilità dei dati provenienti dai siti di EXPEER. Recenti sviluppi tecnologici hanno creato nuove opportunità per superare alcune delle limitazioni fondamentali nella comprensione dei processi ecosistemici, consentendo un monitoraggio migliore a livello di laboratorio (ad es. tecniche migliorate di controllo ambientale e nuovi approcci sperimentali evoluti), di campo o su scala regionale. Questo ha fornito opportunità per un migliorato monitoraggio non invasivo e per l’integrazione transdisciplinare dei dati. I ricercatori hanno quindi testato e valutato una serie di queste nuove tecniche di misurazione, dal risequenziamento del DNA al telerilevamento ottico. Le nuove tecniche hanno reso possibile una migliore comprensione relativa a biodiversità del suolo, aggregazione del suolo, umidità del suolo e cambiamenti nella funzione del suolo. Essi si sono anche concentrati su nuovi algoritmi di controllo per studi di arricchimento con anidride carbonica, un prototipo per una camera di crescita e nuovi approcci per esperimenti più realistici. Tre modelli sono stati inclusi in una cassetta degli attrezzi online per la modellazione. E due strutture per migliorare i flussi biogeochimici sono state sviluppate. Diverse sessioni di formazione e workshop sono stati organizzati per promuovere i risultati di EXPEER. Il lavoro del progetto ha aiutato a garantire che le IR sugli ecosistemi integrate portino benefici all’intera comunità scientifica e rendano possibile una ricerca di alta qualità, che porterà a politiche efficaci che migliorano il nostro ambiente e la società in generale.
Parole chiave
Ecosistema, infrastrutture ricerca, cambiamento climatico, biogeochimica, acqua ed energia, biodiversità, servizi ecosistemici, EXPEER, risequenziamento DNA