Rimozione di sostanze dannose dall'aria
I COV evaporano nell'aria in condizioni di temperatura e di pressione ambiente. Il processo di evaporazione produce sottili molecole aerodisperse la cui sicurezza è spesso opinabile per coloro che le inalano, vengono a contatto con esse mediante l'assorbimento tramite pelle o le bevono attraverso approvvigionamenti di acqua contaminata. Mentre negli ultimi anni l'utilizzo dei COV è stato sottoposto a limitazioni, esistono ancora migliaia di prodotti contenenti COV utilizzati nella vita di tutti i giorni. La rimozione dei COV dai flussi di aria di scarico, presso fabbriche che utilizzano tali sostanze o in impianti di trattamento delle acque reflue addetti all'eliminazione dei composti organici volatili, viene eseguita comunemente mediante le membrane di separazione. L'applicazione della nanotecnologia o della tecnologia su scala atomica o molecolare alla filtrazione della membrana dei COV nei flussi di aria di scarico offre un enorme potenziale per il miglioramento del relativo funzionamento. Le nanoparticelle hanno la caratteristica unica di presentare aree superficiali molto estese rispetto ai rispettivi volumi. Tali aree si rivelano particolarmente utili come superfici di lavoro per le reazioni chimiche e per l'assorbimento di altre molecole. Tuttavia, l'integrazione della nanotecnologia nella tecnologia di separazione della membrana per la rimozione più efficiente e più verde dei COV dai flussi di aria di scarico rappresenta un campo emergente che non ha ancora raggiunto la piena maturità. Allo scopo di coordinare gli sforzi nella ricerca con quelli dell'industria e degli organi politici, alcuni ricercatori europei hanno avviato il progetto ANVOC. L'obiettivo principale dell'iniziativa consisteva nell'organizzazione di un simposio che riuniva le parti interessate provenienti da tutte le aree ai fini della divulgazione della conoscenza agli utenti finali e del sostegno della cooperazione tra gli enti di ricerca e sviluppo (R&S). Gli scienziati dell'iniziativa ANVOC sono stati in grado di raggiungere tutti gli obiettivi, riunendo esperti internazionali nel settore della nanotecnologia, della tecnologia delle membrane e del controllo dell'inquinamento dell'aria. Il simposio ha consentito di presentare risultati nel settore R&S, di identificare i tipi di membrana utilizzati nel recupero dei COV e di illustrare l'uso delle membrane nella separazione dei gas. Sono state inoltre identificate preziose possibilità di collaborazione per la ricerca futura. I risultati del progetto ANVOC dovrebbero avere un impatto importante sul futuro del settore R&S correlato all'integrazione della nanotecnologia nella tecnologia della filtrazione delle membrane per il recupero dei COV dai flussi di aria di scarico. La possibile commercializzazione delle innovazioni migliorerà la salute dei consumatori e dei lavoratori proteggendo al contempo l'ambiente.