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Contenuto archiviato il 2024-06-16

Innovative separaction method non-Ferrous metal waste from electric and electronic equipment WEEE based on multi and hyper spectral Identification

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Miglioramento della separazione dei materiali per il riciclo dei componenti elettronici

Nella categoria delle apparecchiature elettroniche ricade una vastissima gamma di prodotti, dai semplici asciugacapelli ad apparecchiature decisamente più complesse come i computer e i cellulari. I ricercatori finanziati dall'UE hanno applicato metodi spettrali avanzati per migliorare l'efficacia della separazione e del riciclo delle apparecchiature, con notevoli ripercussioni positive per le imprese, i consumatori e l'ambiente.

Tutti gli oggetti riflettono, assorbono o emettono radiazioni elettromagnetiche in base alla loro specifica composizione; gli strumenti che producono immagini multispettrali e iperspettrali valutano l'"impronta digitale" spettrale dei materiali consentendo l'identificazione dei vari componenti di cui sono costituiti. I ricercatori europei hanno cercato di sviluppare una tecnologia spettrale per la separazione dei metalli nei rifiuti costituiti da apparecchiature elettriche ed elettroniche. Il progetto Sormen, finanziato dall'UE, era finalizzato all'eliminazione dei punti deboli delle attuali tecnologie di separazione, che pur richiedendo l'intervento manuale e notevoli tempi e costi di manodopera, non riescono a produrre materiali puri per il riciclo. I metalli non ferrosi, ad esempio alluminio, rame e piombo, costituiscono circa il 13% del peso dei rifiuti WEEE. Le attuali tecnologie di riciclo producono frazioni di rifiuti di piccole dimensioni che contengono ancora notevoli quantità di acciaio inox e metalli non ferrosi, che riducono il valore degli scarti e i ricavi per le PMI del settore del riciclo, dedite alla vendita di questi materiali. I ricercatori hanno sviluppato un algoritmo di classificazione per l'uso di analisi multispettrale e iperspettrale in grado di separare perfettamente i materiali in un campione. Una simile classificazione in precedenza era impossibile da ottenere a mano per pezzi metallici di forma, dimensioni e colori simili nello spettro visibile, ad esempio involucri in alluminio e acciaio inox. L'algoritmo è stato integrato con una videocamera, un modulo di illuminazione, un modulo di alimentazione-trasporto-separazione e un'unità di controllo, producendo un sistema totalmente automatizzato per la separazione di materiali non ferrosi dai rifiuti WEEE, in grado di separare l'alluminio dall'acciaio inox, come finora era impossibile con i metodi convenzionali. I ricercatori del progetto Sormen hanno prodotto un sistema automatizzato per la separazione dei metalli nei rifiuti WEEE che potrebbe incrementare significativamente la competitività delle PMI europee del settore dei riciclo, grazie alla riduzione dei tempi di lavorazione e della manodopera e al miglioramento della purezza del prodotto finale, che può essere venduto a un prezzo superiore. La commercializzazione di questo sistema, inoltre, potrebbe contribuire a ridurre i costi di distruzione e smaltimento e il riempimento delle discariche, promuovendo la sostenibilità di un settore vastissimo come quello dei componenti elettrici ed elettronici.

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