Aggiornamento su MEMEX: un’app di realtà aumentata per promuovere la coesione sociale
Il progetto MEMEX è stato lanciato nel 2019 con l’obiettivo di sviluppare la coesione sociale e contribuire a migliorare la vita delle comunità e degli individui emarginati nella società attraverso una narrazione di tipo inclusivo. Lavorando congiuntamente a tre gruppi a rischio di esclusione, ovvero donne migranti a Barcellona, cittadini residenti nel 19° arrondissement di Parigi e migranti di prima, seconda e terza generazione a Lisbona, il progetto ha cercato di mettere queste comunità nella condizione di raccontare le proprie storie e di rivendicare i loro diritti nella società europea.
Il potere di un’app
Il risultato tecnologico di MEMEX è stata un’applicazione per smartphone che consente ad utenti non esperti di creare storie delle proprie esperienze personali collegate digitalmente alla posizione geografica di eventi, luoghi o oggetti. Utilizzando la realtà aumentata (RA), gli utilizzatori possono annotare qualsiasi luogo fisico o oggetto con i loro ricordi sotto forma di immagini digitali, video, registrazioni audio o testi. Oggi, a due anni dalla conclusione del progetto, avvenuta nel 2022, l’app di narrazione digitale continua ad esercitare un impatto grazie allo svolgimento dei successivi progetti europei. Essa è in fase di utilizzo e adattamento nell’ambito del progetto Bauhaus of the Seas Sails, finanziato dall’UE, le cui attività pilota mirano a riconnettere le comunità locali ai loro corpi idrici. Ne ha beneficiato anche l’ecosistema RAISE, finanziato dal Ministero dell’università e della ricerca italiano attraverso gli investimenti del Piano nazionale di ripresa e resilienza, parte del programma NextGenerationEU. Un’attività è incentrata sul supporto alle popolazioni fragili nell’accesso a informazioni utili relative all’ambiente urbano mediante l’impiego della RA. «Il sostegno dell’UE è stato fondamentale per lo sviluppo della piattaforma tecnologica e per la co-progettazione dell’applicazione nelle prove pilota di MEMEX», afferma Alessio Del Bue, ricercatore presso l’Istituto Italiano di Tecnologia, l’ente che ha coordinato il progetto. Secondo il ricercatore, è questo che ha reso possibile l’utilizzo dei risultati ottenuti da MEMEX anche in altri progetti. «Ciò dimostra che il progetto può andare oltre gli obiettivi originari e fungere da piattaforma adattabile per altri contesti.»
Parole chiave
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