Strani pianeti
Lo spazio profondo è pieno di misteri che continuano a moltiplicarsi con il miglioramento costante della tecnologia che li osserva. Recentemente gli astronomi hanno scoperto alcuni corpi celesti misteriosi che hanno una massa molto bassa ma presentano una forte variabilità fotometrica. Potrebbe trattarsi di corpi extrasolari, nane brune come vengono chiamate dalla scienza, o di qualcosa di completamente nuovo. Il progetto Brown Dwarf (Brown Dwarfs and Extrasolar Planets), finanziato dall'UE, puntava a scoprire cosa fossero esattamente questi corpi. Ha esaminato l'accrescimento magnetosferico, le eclissi dei compagni planetari e le relative variazioni spettroscopiche per contribuire alla loro identificazione. L'equipe di progetto si è occupata dell'identificazione della temperatura, del raggio, della massa e dell'età di questi corpi per confermare o confutare il loro stato di possibili nane brune. Usando il telescopio Kuiper in Arizona, Stati Uniti, l'equipe ha studiato il movimento di questi corpi planetari e la loro interazione con altri corpi celesti alla ricerca di nuovi pianeti che orbitano attorno a stelle massicce. Usando una nuova tecnica di osservazione, l'equipe di progetto si è anche concentrata sul raffreddamento giornaliero vs. notturno per modellare le curve di luce e gli spettri dei pianeti extrasolari. Ha inoltre condotto simulazioni al computer e studiato le curve di luce sintetica e gli spettri delle nane brune, oltre alle curve di luce sintetica e gli spettri dei raggi di transito dei pianeti extrasolari. Confrontando queste simulazioni con le osservazioni esistenti e future, si potrebbero identificare nuovi tipi di corpi. Sono già emerse osservazioni interessanti e i risultati di questo progetto saranno molto utili per studiare spettri e curve di luce dei pianeti extrasolari e delle nane brune. Potrebbero anche consentire di comprendere la composizione interna e chimica di questi corpi, svelandone la vera natura una volta per tutte.