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Contenuto archiviato il 2024-06-18

HIRF Synthetic Environment

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Ridurre le interferenze elettromagnetiche

Le interferenze elettromagnetiche (EM) causano gravi danni ai sistemi critici e alle radio a bordo degli aeroplani. Un progetto finanziato dall'UE è stato concepito allo scopo di ridurre al minimo i rischi correlati a tale fenomeno, che potrebbe provenire sia dall'esterno sia dall'interno di un velivolo.

Nell'attuale ciclo di vita dei veicoli aerei, la verifica sperimentale viene programmata al termine della fase di sviluppo, quando gli aeromobili sono già stati costruiti e nello stadio immediatamente precedente alla loro commercializzazione. Tuttavia, qualora le strumentazioni e i sottosistemi siano disturbati dalle reciproche interazioni EM oppure il loro funzionamento venga alterato a causa di interferenze elettromagnetiche esterne, i costi di rilavorazione potrebbero essere elevati e i tempi di consegna aumentare considerevolmente in caso di riprogettazione o di conduzione di nuove prove. Per ovviare a tali inconvenienti, nell'ambito del progetto HIRF SE ("HIRF synthetic environment"), finanziato dall'UE, è stata elaborata una metodologia finalizzata allo sviluppo di una tecnologia in grado di mitigare le interferenze elettromagnetiche nelle prime fasi di sviluppo di un aeromobile. Tale soluzione potrebbe inoltre garantire una riduzione considerevole delle prove di certificazione/qualificazione richieste per i veicoli aerei. Per far fronte al maggior utilizzo di materiali e strutture compositi da parte dell'industria aeronautica, nell'infrastruttura HIRF SE sono stati integrati i modelli computazionali più avanzati per la simulazione numerica delle caratteristiche e delle prestazioni EM. Il nuovo strumento è stato inoltre in grado di simulare una tipologia di EM diffusa, nonché il numero di fonti di interferenze elettromagnetiche (sia interne che esterne). Gli scienziati hanno inoltre impiegato strumenti computazionali avanzati ai fini del calcolo dei campi interni ed esterni delle interferenze EM in scenari a bassa e alta frequenza (da 10 kHz a 3 GHz e da 3 a 40 GHz). L'architettura aperta ed evolutiva dell'infrastruttura ha reso possibile la collaborazione tra numerosi programmi specializzati nell'ambito dello studio del comportamento EM. Il corretto funzionamento dell'infrastruttura è stato verificato e convalidato mediante un confronto dei dati ottenuti da prove reali su veicoli aerei di piccole e medie dimensioni, nonché dei dati preesistenti relativi ai velivoli più grandi. Inoltre, gli strumenti integrati nell'infrastruttura HIRF SE sono stati valutati mediante una serie di raffronti con i risultati ricavati dalle misurazioni. L'iniziativa HIRF SE contribuisce alla riduzione dei tempi di consegna dei veicoli e dei sistemi aerei del futuro attraverso un contenimento delle tempistiche associate alle prove tecniche, nonché alle possibili riprogettazioni e alla conduzione di nuove prove. Lo sviluppo e la convalida di modelli virtuali rappresentano due aspetti fondamentali ai fini della riduzione del numero di prove di sviluppo necessario per l'ottenimento delle certificazioni per i velicoli aerei e di risultati ottimizzati.

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