Promuovere il settore minerario europeo
L'UE ha registrato uno squilibrio commerciale di 11 milioni di euro dovuto a una massiccia quantità di importazioni delle risorse minerarie. Il progetto PROMINE ("Nano-particle products from new mineral resources in Europe") è stata la prima iniziativa finanziata dall'UE di grande portata che prevedeva un programma incentrato sulle materie prime negli ultimi 20 anni. I 30 partner provenienti da 11 paesi UE hanno unito le forze allo scopo di ricercare riserve, sfruttare materie prime e rifiuti minerari e creare nuovi mercati per i prodotti a base di nanomateriali. Gli scienziati hanno creato la prima banca dati Georesource paneuropea contenente le materie prime principali e secondarie di origine antropogenica insieme all'unica mappa di materie prime critiche in Europa che sono state utilizzate dall'Unione europea al fine di sostenere la ricerca e lo sviluppo tecnologico, nonché per fornire un'infrastruttura per la crescita intelligente e sostenibile di imprese e industrie. È stato inoltre creato un modello tetradimensionale in grado di prevedere l'evoluzione temporale di quattro cinture mineralizzate europee, dal quale sono state ricavate valutazioni accurate di nuovi depositi minerari. I risultati dell'iniziativa ProMine, estremamente promettenti, hanno dimostrato che il vecchio continente è tuttora poco esplorato e ospita numerosi depositi minerari non ancora scoperti, specialmente negli strati più profondi di formazioni rocciose. I lavori incentrati sullo sfruttamento dei rifiuti ricavati dalle estrazioni minerarie hanno condotto a risultati straordinari. Nello specifico, in Grecia, il trattamento degli scarti di questi processi con acidi industriali ha garantito la produzione di nanosilice estremamente pura che si presta a essere utilizzata in processi industriali come additivo per materiali da costruzione e prodotti a base di carta, la cui commercializzazione è in corso di attuazione. Un potenziale commerciale simile è stato riscontrato nelle leghe di reno estratte dai residui dei processi di trattamento dei minerali di rame. Il reno rappresenta una risorsa essenziale nella produzione di materiali speciali utilizzati nei motori a reazione. La schwertmannite in nanopolvere ricoperta da flussi di rifiuti minerari a base di lignite è stata utilizzata come pigmento per le vernici e come decontaminante dell'acqua. I ricercatori hanno inoltre sviluppato varie tecnologie finalizzate alla preparazione di risorse minerarie secondarie destinate all'estrazione e al recupero di metalli. Nell'ambito dell'iniziativa, è stata dimostrata l'affidabilità delle nuove tecnologie (tra cui anche le biotecnologie) in termini di produzione ecoefficiente di metalli strategici. I risultati più promettenti saranno oggetto di domande brevettuali presentate dai ricercatori. La conduzione di una valutazione del ciclo di vita ha messo in luce i numerosi vantaggi offerti dai prodotti PROMINE rispetto alla concorrenza. Il sito web del progetto contiene un'ampia gamma di informazioni relative all'intera iniziativa e ai relativi prodotti, download di materiali divulgativi e una banca dati rivolta ai soggetti interessati. Gli scienziati hanno inoltre prodotto le cosiddette "storie PROMINE", che consistono in una raccolta di clip video incentrata sui principali risultati del progetto e disponibile su un canale YouTube dedicato. Il progetto PROMINE è considerato dall'Unione europea un'iniziativa esemplare in grado di dare un enorme impulso al programma sulle materie prime e di spianare la strada a una promozione estremamente efficace della posizione dell'industria mineraria dell'UE nel panorama internazionale.
Parole chiave
Risorse minerarie, database, modellazione 4D, minerario, sottoprodotti, nanomateriali, biotecnologia, LCA, commercializzazione, divulgazione