Strategia per l'archeologia nel Mediterraneo orientale
Nonostante vi siano eccellenti centri di ricerca nella regione che offrono materiale sulle scoperte archeologiche, mancano un coordinamento e le politiche adeguate. Questo ha un effetto a catena, come la duplicazione degli sforzi e una mancanza generale di interoperabilità dei dati. Pertanto si perdono opportunità tra istituti di ricerca. Inoltre vi è una generale carenza infrastrutturale per supportare il lavoro archeologico nella regione. Le biblioteche digitali, i laboratori e i centri di comunicazione multimediale sono frammentati, quindi spesso la post-elaborazione archeologica deve essere condotta in altri centri. Il progetto Stachem (Science and technology for archaeology and cultural heritage in the eastern Mediterranean) è stato avviato nel 2008 per supportare il Science and Technology for Archaeology Research Centre (STARC) dell'Istituto di Cipro. Stachem, formato da otto partner di progetto, puntava a contribuire al piano strategico regionale per le infrastrutture di ricerca in archeologia e nel patrimonio digitale nel Mediterraneo orientale. Stachem ha riunito attori regionali esperti in scienze archeologiche, in tecniche marine e nel patrimonio digitale. Per formare un gruppo regionale di esperti, il progetto ha studiato i bisogni e i requisiti nella regione. Ha proposto attività transnazionali congiunte tra attori nella regione con diversi workshop. Oltre agli ovvi vantaggi a livello europeo e regionale, il progetto ha influito sulle strategie a lungo e medio termine dei diversi istituti nazionali partecipanti al progetto. Dopo la creazione del gruppo di ricerca Stachem, la cooperazione tra istituti nella regione e altri enti europei e internazionali ha ricevuto una spinta grazie a una maggiore sensibilizzazione. L'implementazione di Stachem avrà un impatto duraturo sulla regione, infatti STARC è stato progettato per fornire un piano strategico regionale a lungo termine, un obiettivo fondamentale del progetto.