Nuove idee per imballaggi alimentari più intelligenti
Vi siete mai posti delle domande riguardo alla sicurezza del cibo confezionato e su quali rischi si corrono? Il progetto NAFISPACK (Natural antimicrobials for innovative and safe packaging), finanziato in gran parte dall’UE, ha intrapreso una missione al fine di sviluppare una tecnologia di confezionamento per evitare o ridurre i microrganismi che causano il deterioramento del cibo. Questo si applica soprattutto a prodotti deperibili come ad esempio pesce fresco, pollo fresco e verdure lavorate al minimo (MPV, minimally processed vegetables). Pesce e pollo sono da molto tempo sotto osservazione per quanto riguarda salute e sicurezza, ma il consumo di MPV è un fenomeno relativamente nuovo e in crescita in Europa, ed è per questo motivo che NAFISPACK ha lavorato per migliorare gli imballaggi in questo settore. Un’altra importante preoccupazione è la crescente consapevolezza dei consumatori riguardante i conservanti sintetici e il loro desiderio di avere delle alternative. Al posto di questi conservanti, il progetto ha studiato l’utilizzo di antimicrobici naturali, che sono presenti in abbondanza nell’ambiente e sono considerati molto più sicuri. NAFISPACK ha convalidato con successo la sicurezza di nuovi materiali di imballaggio che contengono questi antimicrobici. In termini più specifici, NAFISPACK ha lavorato per aumentare la durata a scaffale di due o tre giorni per pesce fresco, pollo e MPV. Mediante un’accurata valutazione del rischio, esso ha testato se gli antimicrobici naturali sono stabili, efficaci in termini di costi, disponibili e conformi alla legge. Un altro aspetto su cui il progetto si è concentrato è stato quello della creazione di “imballaggi intelligenti”. Questa è una tecnologia che si basa sul monitoraggio della qualità del cibo. Essa include nuovi indicatori visivi e misurabili integrati nell’imballaggio, che forniscono informazioni al consumatore sulla qualità e il grado di deterioramento. In un certo senso, questo rappresenta un metodo molto più tecnologico rispetto all’attuale filosofia del “da consumarsi preferibilmente entro” e della “data di scadenza”. In generale, il team del progetto ha identificato i materiali ottimali per un imballaggio più sano e intelligente. Ma soprattutto, i risultati della ricerca hanno mostrato che i nuovi materiali di imballaggio avevano maggiore successo in vitro rispetto che in vivo (ovvero con reali prodotti alimentari), indicando quindi la necessità di proseguire con la ricerca. Non appena gli imballaggi intelligenti saranno uniti con successo agli antimicrobici, si prevede che il risultato prenderà il posto della tecnologia attuale. Esso aumenterà la sicurezza e la qualità dei prodotti alimentari freschi per un periodo notevolmente più lungo, facendo crescere la fiducia dei consumatori e rafforzando la sicurezza alimentare. I risultati del progetto offrono una solida base per la ricerca futura in questo settore.
Parole chiave
Imballaggi alimentari, NAFISPACK, antimicrobici, pesce fresco, pollo fresco, verdure lavorate al minimo