Un attivatore molecolare per la senescenza cellulare
La senescenza cellulare è un importante meccanismo per la prevenzione dei tumori nei mammiferi con il quale le cellule normali perdono la capacità di dividersi mentre vengono sottoposte a una serie di cambiamenti metabolici e morfologici. Il processo viene attivato dalle cellule in risposta a stress fisiologici, quali danni al DNA, che possono causare lo sviluppo di tumori. Si ritiene che la senescenza contribuisca anche all'invecchiamento dell'intero organismo e limiti il rinnovo di cellule staminali normali. Le cellule coltivate vengono analizzate per determinare i diversi stimoli fisiologici per la senescenza cellulare, inclusi i geni che attivano il processo. Studi recenti hanno rivelato che le cellule senescenti si possono trovare nei tumori benigni e possono impedire che questi tumori diventino maligni. Vi è anche la prova che le cellule staminali, le principali cellule del corpo, subiscano processi di senescenza durante l'invecchiamento. Tuttavia l'azione delle cellule senescenti nell'organismo e il loro successivo destino non sono ancora del tutto chiari. Il progetto "Modelling senescence", finanziato dall'UE, sta studiando la senescenza cellulare nell'organismo e non nelle cellule coltivate. I ricercatori hanno creato una tecnica grazie alla quale il processo di senescenza si può attivare a volontà, consentendo agli scienziati di determinare gli effetti del processo sia sui tessuti normali che in quelli cancerosi. I partner di progetto hanno sviluppato topi nei quali l'espressione dei due principali attivatori molecolari del processo, i geni p16INK4a e p19ARF, può essere indotta in più tessuti somministrando tetraclicina. Questo consente agli scienziati di generare sperimentalmente cellule senescenti e di determinare i relativi caratteri molecolari e funzionali. Il lavoro condotto dal consorzio del progetto ha fornito il primo approccio genetico per studiare questo processo biologico cruciale nei tessuti e negli organismi e non nelle cellule coltivate. Contribuirà alle nostre conoscenze in continuo aumento sul processo di invecchiamento e sui meccanismi di prevenzione dei tumori, oltre che all'economia della conoscenza europea in crescita.