Motori aeronautici e turbine a gas più ecologici
Il consorzio UTAT era formato da 15 partner provenienti da 7 Stati membri e includeva importanti produttori europei di motori aeronautici e turbine a gas fisse. Il progetto è stato avviato per ridurre il costo del ciclo di vita e migliorare l'efficienza e la sicurezza delle turbomacchine, che trasferiscono energia tra un rotore e un fluido. I miglioramenti sono stati apportati riducendo il numero di pale delle turbine per aumentare il rapporto spinta-peso e ridurre i costi di produzione e il tempo di commercializzazione. Anche modificando il numero delle pale si può ottenere un consumo inferiore di carburante e una riduzione di un quinto delle emissioni di biossido di carbonio (CO2) nei prossimi dieci anni. L'uso di tecniche di progettazione basate sul flusso instabile ha migliorato le prestazioni e la durata di vita dei motori aeronautici e delle turbine fisse. Il fenomeno della transizione da un flusso laminare regolare a un flusso turbolento irregolare non è del tutto chiaro, ma influenza direttamente l'efficacia generale delle turbomacchine. Sono stati sviluppati modelli che hanno esaminato la transizione a un flusso instabile dovuta a scie e rugosità della superficie e questi modelli sono stati testati con una serie di esperimenti. I modelli sono stati usati nell'analisi numerica delle progettazioni innovative per le pale delle turbine a gas e i risultati sono stati raccolti in un database che aiuterà a comprendere meglio il processo di transizione. I dati di UTAT consentiranno ai ricercatori di sviluppare motori aeronautici e turbine a gas meno care, più affidabili, più durature e con impatti ambientali inferiori. Pertanto il progetto ha consentito all'industria europea di diventare più competitiva promuovendo lo sviluppo di turbomacchine potenziate.