Strumenti per il monitoraggio di scarichi illegali di petrolio in mare
È contro la legge scaricare petrolio dalle navi, ma sfortunatamente questa pratica è più comune di quanto si possa pensare. Il petrolio causa distruzioni nell'ecosistema marino, in particolare negli uccelli. Non è possibile pattugliare i mari con aerei, era pertanto necessario sviluppare metodi alternativi per il monitoraggio. I partecipanti al progetto RST intitolato OCEANIDES hanno accettato questa sfida con il sostegno del Programma energia, ambiente e sviluppo sostenibile. L'approccio prevedeva lo sviluppo di nuovi algoritmi per elaborare le immagini prodotte dal radar ad apertura sintetica (SAR) a bordo dei satelliti. Gli scienziati dell'Istituto federale di idrologia in Germania, un partner di OCEANIDES, avevano il compito di valutare la precisione degli algoritmi. Sono state condotte due campagne durante le quali le immagini RADARSAT e ENVISAT sono state analizzate quasi in tempo reale. La verifica delle chiazze di petrolio è stata fornita da aerei di ricerca. Le prestazioni degli algoritmi sono state misurate dal numero di falsi positivi e negativi. È risultato che la previsione corretta di un versamento era correlata positivamente con il livello di fiducia dell'operatore del sistema. Infatti, in presenza di specifiche caratteristiche delle chiazze, la frequenza dei falsi positivi era praticamente insignificante. Un altro prezioso contributo dei ricercatori tedeschi era l'identificazione delle condizioni, legate al clima e alla strumentazione, che aumentano le possibilità di un falso negativo. Infine, è da notare che la posizione della chiazza di petrolio è stata individuata in modo relativamente rapido, spesso ad un'ora dalla ricezione dei dati satellitari. Di conseguenza, i partecipanti ad OCEANIDES hanno raccomandato l'adozione e l'applicazione sistematica degli algoritmi per tentare di gestire meglio gli scarichi illegali di petrolio in mare.