I CPP e il mimetismo funzionale delle proteine
I cell-penetrating peptides (CPP) contribuiscono all'assorbimento cellulare dei peptidi e delle proteine che li contengono ed hanno dimostrato il loro utilizzo nel trasferimento intracellulare. Tuttavia, non si conosce molto sulla frequenza e sulla funzione delle sequenze che penetrano nelle cellule nelle proteine native. Il progetto CPP ha confrontato le sequenze peptidiche per analizzare l'ipotesi che le anse intracellulari dei recettori accoppiati a proteine G (GPCR) abbiano una forte probabilità di insorgenza di motivi di penetrazione cellulare. Le anse sono anche i siti per i recettori, che percepiscono le molecole fuori dalla cellula, attivano le risposte cellulari e sono coinvolti nell'interazione della proteina G. Pertanto, l'equipe di ricerca ha ipotizzato che i CPP corti, derivati dai GPCR, possono passare attraverso la membrana cellulare e modificare l'attività della proteina G in un modo simile alle proteine del recettore. Il principio è stato testato analizzando due diversi sistemi modello. Il primo ha usato il peptide M511 dall'angiotensina di ratto, che contrae i vasi sanguigni. Il secondo ha utilizzato il CPP noto come G53-2. Proviene dal recettore umano del peptide simil glucagone, GLP-1R, e stimola il rilascio di insulina. Entrambi i peptidi hanno prodotto gli stessi risultati delle proteine ospite originali. I risultati suggeriscono quindi che si potrebbero imitare gli effetti delle proteine transmembranarie di segnalazione usando frammenti peptidici più corti.