Prevenzione dei black-out nei servizi virtuali futuri
Il problema dell'affidabilità e della vulnerabilità di tutti i sistemi di trasmissione dell'energia elettrica è rimasto senza soluzione in occasione dei black-out verificatisi in tutto il mondo nel 2003. Molte città hanno vissuto situazioni di emergenza. Gli aeroporti erano fuori uso, le aziende chiuse e i treni fermi nelle gallerie, mentre le città erano alle prese con la mancanza di corrente. Il progetto CRISP è stato istituito per studiare le modalità con cui l'intelligenza ICT avanzata può essere utilizzata nella gestione e nella salvaguardia delle reti di energia, specialmente nel settore dei servizi. Da ciò sono scaturiti ulteriori importanti approfondimenti su problematiche inerenti al rendimento e alla sicurezza nell'architettura di queste reti elettriche altamente distribuite. Non si è trattato di esaminare solo la disponibilità e il funzionamento, ma di integrare anche considerazioni sulla convenienza e sul rendimento. I ricercatori hanno istituito un'indagine per riesaminare i black-out del 2003, allo scopo di valutare il metodo migliore per salvaguardare il funzionamento dei servizi virtuali futuri. Gli sperimenti del progetto CRISP sono divisi in tre scenari, da cui sono emersi i benefici e le problematiche dei servizi virtuali futuri. La salvaguardia del funzionamento e dell'attendibilità per evitare i black-out deve garantire la sicurezza dal punto di vista tecnico. È stata proposta una diagnosi degli incidenti e un modello di riparazione, adatto per il complesso sistema tecnico e sociale previsto per i servizi virtuali futuri basati su celle. I ricercatori, inoltre, hanno sviluppato una piattaforma sperimentale per effettuare test sulla sicurezza e sul rendimento. Tutto ciò rappresenta gli sviluppi di ambienti di funzionamento sicuri e un'architettura orientata ai servizi per sostenere l'affidabilità dei servizi basati su celle.