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Optimised processes for preparing healthy and added value food ingredients from lupin kernels, the european protein-rich grain legume

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Processi per produrre isolati di proteine di lupino

Un progetto europeo ha sviluppato processi economicamente competitivi per la preparazione di isolati di proteine di lupino. Tutto questo è stato fatto garantendo le caratteristiche tecnologiche, sensoriali e nutrizionali ottimali dei semi di lupino.

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Il progetto HEALTHY-PROFOOD mirava ad ottenere ingredienti alimentari dai semi di lupino. Per la produzione di isolati di proteine di lupino (LPI) sono stati sviluppati due differenti processi. Uno è l'innovativa procedura della Fraunhofer IVV, per separare i prodotti di proteine nativi dai semi di lupino bianco dolce. Il processo comporta la pulitura, decorticatura e fioccatura dei semi, seguite da deoliazione con esano. I fiocchi bianchi risultanti sono il materiale di base per l'estrazione delle proteine, che è stata fatta in una nuova struttura pilota. Un secondo partner, Bioraf, ha invece sviluppato un processo basato sull'uso di enzimi e la successiva ultrafiltrazione dell'estratto di proteine. Il risultato è un concentrato di proteine nativo, Protein VI, con un contenuto di grassi di circa il 7,8% e una concentrazione di proteine tra l'80 e il 90%. La materia restante contiene lipidi, composti liposolubili e ceneri. I composti liposolubili come le vitamine liposolubili e i fenoli contribuiscono come antiossidanti e sono parzialmente trattenuti nel prodotto di proteine VI. La valutazione di Protein VI ha mostrato che le proprietà emulsionanti, comparate con gli isolati di proteine desoleati con solvente, sono competitive in differenti applicazioni. Tuttavia Protein VI non ha mostrato proprietà schiumogene. Entrambi i processi sono stati studiati utilizzando modelli di costo, che hanno mostrato che la trasformazione di lupini bianchi e gialli in LPI sarebbe economicamente sostenibile. Terrena, un terzo partner, era responsabile della selezione e approvvigionamento di semi di lupino. Sono tre le varietà che hanno dato buoni risultati: Aster, una varietà invernale, e Energy e Ares, varietà primaverili. Tra i criteri di selezione vi erano la stabilità della proteina, il contenuto di fibre e grassi e i bassi livelli di composti antinutrizionali (specie gli alcaloidi). Terrena ha prodotto una farina migliorata, che potrà essere usata come materia prima nella produzione di concentrati e isolati.

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