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Contenuto archiviato il 2024-05-24

T cell immunity and ageing

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Cellule natural killer negli anziani in buona salute

Un sistema immunitario efficiente sembra essere una delle caratteristiche degli anziani sani. Gli scienziati hanno studiato lo stato delle molecole recettore delle cellule (NK) e dei linfociti T negli anziani e nei giovani.

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Gli anziani soffrono di una maggiore suscettibilità alle malattie infettive e al cancro. L'immunosenescenza o invecchiamento del sistema immunitario è uno stato attribuibile a molti fattori. T-CIA, un progetto a finanziamento europeo, ha studiato il fenomeno dell'immunità dei linfociti T e della compromissione del suo funzionamento come conseguenza dell'età. I partner del progetto dell'ospedale Reina Sofia di Cordova, Spagna, hanno esaminato le proprietà e l'attività dei linfociti T in giovani e anziani. I cromosomi delle cellule hanno una regione finale chiamata telomero, che contiene una quantità di DNA ripetuto. Con le successive divisioni cellulari, è stato osservato che il telomero diventa sempre più corto. La teoria avanzata è che questo proteggerebbe il più prezioso DNA lungo il cromosoma che è richiesto per l'integrità della cellula e la funzionalità. I due attributi del sistema immunitario misurati sono stati la lunghezza del telomero e la presenza di molecole CD28. Le persone CD28 positive possono fornire segnali per l'attivazione dei linfociti T. I risultati hanno mostrato che vi era un accorciamento del telomero negli anziani. È interessante notare che a questo si associava un significativo aumento di persone CD28 negative. In una seconda parte di questa ricerca sono stati studiati i tipi di linfocita T. Il numero di linfociti T naïve trovati era maggiore nelle persone sane, mentre i linfociti T effettori erano più diffusi tra le persone CD28 negative. Le cellule naïve possono differenziarsi in linfociti T di memoria, capaci di riconoscere gli invasori. Le cellule effettrici invece tendono a dirigere le altre cellule immunitarie. Possedere telomeri lunghi ed avere un'importante quantità di linfociti T naïve sembrano essere due dei requisiti indispensabili per un sistema immunitario efficiente. La continuazione di questo lavoro potrebbe portare ad una possibile terapia d'intervento per le persone con linfociti T invecchiati. Se si riescono a definire le alterazioni nel sistema immunitario degli anziani sarà possibile ideare strategie per lottare contro le immunodeficienze.

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