Verso reti personali senza fili
Man mano che progrediva la tecnologia delle comunicazioni senza filo, si evolveva anche l'idea delle comunicazioni centrate sull'utilizzatore, sfociata poi nel concetto di WPAN (Wireless Personal Area Network). Vincolato al singolo utente, il POS (sistema operativo personale) introdotto dalla WPAN consente ai dispositivi personali di stabilire una comunicazione ad hoc e con altri dispositivi nel loro raggio di collegamento. Per sfruttare a fondo lo spettro disponibile assegnato ai sistemi di comunicazione senza filo, nel progetto PACWOMAN è stato introdotto lo schema OFDM (orthogonal frequency division multiplexing). Scelto per la comunicazione in uscita dal gateway WPAN, l'OFDM consentirà ai dispositivi terminali di gestire un'ampia gamma di applicazioni, dalla comunicazione vocale al trasferimento dati ad alta velocità. La forza dell'OFDM risiede nella sua efficienza di spettro (bps/Hz) e, soprattutto, nella sua capacità di coprire i canali multipath in contesti senza fili. Vista la complessità informatica e il forte consumo di energia, solo recentemente i progressi tecnologici hanno reso possibile costruire dispositivi mobili OFDM con un'adeguata durata operativa. I ricercatori dell'università svedese di Lund hanno progettato un ASIC (application specific integrated circuit) che consente di configurare i trasmettitori OFDM per il loro funzionamento con differenti standard. Nel chip OFDM è stata inserita un'unità di mappatura e di riordino del segnale che può inserire un prefisso ciclico e riorganizzare il flusso di dati attraverso il processore FFT. Passando dal trasmettitore al ricetrasmettitore, una migliore ottimizzazione del segnale ha permesso risparmi sull'hardware. Utilizzando un processore FFT bidirezionale e un suffisso ciclico, è possibile eliminare oltre metà della memoria necessaria per inserire un prefisso ciclico. Oltre alla latenza e all'hardware, che sono stati ridotti, è stato ridotto anche il numero di accessi alla memoria e quindi il consumo energetico. Lo schema proposto ha sacrificato alla flessibilità la compatibilità retroattiva con gli standard esistenti, ma può comunque essere considerato una promettente alternativa per i futuri sistemi OFDM. Questa linea di ricerca verrà portata avanti per verificare se la flessibilità nei trasmettitori OFDM può essere trasferita nei ricevitori.