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Addressing challenges toward the deployment of higher automation

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Sviluppare solidi veicoli a guida autonoma in grado di percorrere lunghe distanze

Il progetto Hi-Drive, finanziato dall’UE, si concentra sullo sviluppo della progettazione operativa dei sistemi di guida automatizzata, consentendo loro di gestire scenari complessi quali il traffico urbano, le condizioni meteorologiche avverse e la diversità delle culture stradali in Europa.

Nonostante i significativi progressi compiuti in tal ambito, la portata degli attuali sistemi di guida automatizzata è tuttora limitata: essi gestiscono infatti compiti come il mantenimento della corsia e il controllo della velocità di crociera adattivo, ma faticano ad amministrare situazioni complesse quali la navigazione in presenza di lavori in corso o di incidenti improvvisi. Migliorando la guida connessa automatizzata (CAD, connected automated driving), il progetto Hi-Drive si propone di ridurre l’intervento umano e di incrementare la sicurezza della mobilità, un obiettivo essenziale alla luce del fatto che l’errore umano è responsabile della stragrande maggioranza degli incidenti stradali a livello globale. L’approccio adottato da Hi-Drive è stato quello di ampliare il dominio di progettazione operativa dei sistemi automatizzati, consentendo loro di funzionare in modo affidabile in condizioni reali. Grazie all’integrazione di tecnologie all’avanguardia per la comunicazione, l’intelligenza artificiale e la cibersicurezza, il progetto sta mettendo i veicoli in condizione di affrontare le complesse esigenze della guida quotidiana. «La guida automatizzata presenta tuttora numerose lacune», afferma Aria Etemad, coordinatore del progetto e responsabile della ricerca presso il reparto di innovazione del Gruppo Volkswagen. «Non è possibile guidare dalla partenza alla destinazione senza interruzioni; l’obiettivo del progetto era quello di colmare queste lacune.»

Leggere la strada

Alla luce di questa finalità, di fondamentale importanza risultano quelli che il progetto chiama «fattori abilitanti», ovvero innovazioni progettate allo scopo di superare le limitazioni attuali: tra di esse figurano tecnologie di comunicazione avanzate per lo scambio di informazioni in tempo reale, sistemi di posizionamento migliorati per la precisione della navigazione e un solido sistema di sicurezza informatica per la protezione da interferenze dannose. Hi-Drive ha testato queste capacità in ambienti difficili. Uno dei veicoli automatizzati sottoposto a test ha effettuato una navigazione di successo in una galleria di otto chilometri in Germania superando le interferenze radar e la perdita di segnale GPS, condizioni potenzialmente in grado di confondere i sensori tradizionali. In Finlandia è stato messo in luce un altro passo in avanti nell’uso delle tecnologie Hotspot MapCloud e Landmark Signature Recognition Maps, intese a consentire la guida autonoma in condizioni meteorologiche avverse. Questi sistemi, che si basano su punti di riferimento artificiali piuttosto che sulla segnaletica visibile delle corsie, hanno permesso ai veicoli di percorrere strade rurali e urbane con velocità che hanno raggiunto i 50 km/h.

Costruire la fiducia e accelerare l’adozione

Hi-Drive ha riconosciuto il fatto che, da solo, il progresso tecnologico non basta: la sensibilizzazione del pubblico e la standardizzazione delle normative sono infatti fondamentali per il successo dei veicoli automatizzati. A tal fine, il progetto ha collaborato con i gruppi attivi nella mobilità di diversi paesi europei al fine di sviluppare programmi di formazione destinati ai conducenti, personalizzati in base all’unicità delle loro lingue e culture di guida. «La consapevolezza costituisce uno dei punti chiave», aggiunge Etemad. «Abbiamo attuato una cooperazione con vari gruppi attivi nel campo della mobilità per sviluppare programmi di formazione destinati a conducenti in 11 paesi e lingue diversi.» Il team ha ulteriormente coinvolto il pubblico attraverso lo svolgimento di tour promozionali intesi a presentare i progressi compiuti dal progetto. Questi eventi hanno messo in evidenza i risultati più importanti, come la comunicazione da veicolo a veicolo in scenari di immissione in autostrada, la guida automatizzata in condizioni meteorologiche avverse, gli studi di accettazione da parte degli utenti e le dimostrazioni di casi d’uso complessi nel mondo reale, come la navigazione in galleria. Tali attività, congiuntamente alla divulgazione attraverso il sito web di Hi-Drive e il suo canale YouTube, hanno reso accessibili a un pubblico più vasto avanzati concetti di guida automatizzata.

Strade più sicure grazie alla collaborazione

La collaborazione è stata un altro aspetto fondamentale per il successo di Hi-Drive. Il progetto riunisce 40 partner provenienti da tutto l’ecosistema della mobilità, tra cui fornitori di automobili, istituti di ricerca, associazioni, ingegneri del traffico, organizzazioni di distribuzione e gruppi attivi nella mobilità, formando un consorzio eterogeneo che si è basato su competenze diversificate in ambito di ingegneria, politica e persino psicologia: le intuizioni degli psicologi, infatti, sono risultate fondamentali al fine di comprendere in modo migliore il comportamento dei conducenti e i metodi di comunicazione efficaci. Avvicinandosi alla sua conclusione, prevista per la fine del 2025, Hi-Drive si propone di sostenere la fornitura di un’automazione affidabile, solida ed elevata; ciononostante, Etemad sottolinea che si tratta solamente degli inizi. «Sebbene l’estensione del limitato dominio di progettazione operativa odierno eserciterà un enorme impatto sul futuro dell’automazione, dovremo continuare a ottimizzare questi sistemi», afferma, concludendo: «Questo non sarà il nostro ultimo progetto in materia di guida automatizzata.»

Parole chiave

Hi-Drive, automazione, mobilità, CAD, guida connessa automatizzata, dominio di progettazione operativa, fattori abilitanti, lacune, meteorologia, galleria, sensori

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