Skip to main content
European Commission logo
italiano italiano
CORDIS - Risultati della ricerca dell’UE
CORDIS
CORDIS Web 30th anniversary CORDIS Web 30th anniversary

NEXT GENERATION CITY CLIMATE SERVICES USING ADVANCED WEATHER MODELS AND EMERGING DATA SOURCES

Article Category

Article available in the following languages:

Nuovi strumenti per affrontare il caldo estremo nei punti caldi delle aree urbane

Le temperature stanno aumentando, mettendo a rischio la popolazione urbana in aumento a livello mondiale; di conseguenza, risulta fondamentale identificare i punti caldi e utilizzare tutte le fonti di dati a disposizione.

Le temperature da record sono sempre più frequenti e intense. Secondo quanto dichiarato dal centro comune di ricerca della Commissione europea, oltre 1,7 miliardi di persone sono a rischio in tutto il mondo e circa la metà delle città a livello globale ha subito un aumento dell’esposizione al calore negli ultimi quattro decenni. Tutto ciò determina un impatto sulla salute pubblica, sulla produttività del lavoro e sulle infrastrutture. Un articolo pubblicato su «The Lancet», redatto dal progetto EARLY-ADAPT, sostiene che oltre il 4% della mortalità estiva nelle città europee è attribuibile alle isole di calore urbano (UHI, urban heat island). Si tratta di fenomeni causati dalla modifica da parte degli sviluppi urbani delle proprietà termiche e radiative dei paesaggi naturali, il che può comportare una serie di impatti negativi tra cui l’aumento del calore e l’accumulo di sostanze inquinanti. «Il progetto CityCLIM ha riunito diverse fonti di dati al fine di sviluppare servizi e supportare strategie di mitigazione e adattamento per affrontare l’impatto delle UHI e altri rischi legati ai cambiamenti climatici», afferma Stephan Holsten, coordinatore del progetto CityCLIM e responsabile del dipartimento Missioni e applicazioni di osservazione della Terra presso l’impresa tedesca OHB System. A tal fine, il progetto ha avviato studi pilota a Karlsruhe, Lussemburgo, Salonicco e Valencia. I servizi risultanti sono stati sviluppati direttamente in base alle esigenze delle città interessate, risolvendo le carenze esistenti e sostenendo l’applicazione pratica delle soluzioni sviluppate nell’ambito di CityCLIM.

Sviluppare un quadro chiaro dell’impatto generato dalle UHI nelle città pilota

Il progetto ha utilizzato i dati provenienti dalle stazioni di rilevamento in situ situate nelle città e nei loro dintorni, che hanno misurato la temperatura, le precipitazioni, l’umidità e gli indicatori di inquinamento. Queste stazioni professionali sono state integrate da dati forniti da stazioni meteorologiche di cittadini scienziati, come ad esempio i sensori mobili su biciclette, e da altre fonti di raccolta dati a livello locale. Tali risorse sono state combinate con un modello meteorologico urbano operativo in grado di offrire una risoluzione di 100 metri, che ha fornito previsioni meteo per le città; sono stati inoltre impiegati i dati di osservazione della Terra, ricavati mediante misurazioni delle temperature superficiali dai satelliti. A ciò si sono aggiunti l’identificazione dei materiali di superficie e i dati ottici che mettono in evidenza l’attuale livello di verde della vegetazione. «Abbiamo analizzato le informazioni in arrivo e sviluppato servizi messi a disposizione su una piattaforma climatica cittadina basata su cloud, scalabile e strutturata in modo tale da poter essere adattata per applicazioni al di là dell’ambito del riscaldamento urbano», spiega Holsten.

Responsabilizzare i residenti e i pianificatori per affrontare l’impatto delle UHI

Il team ha prodotto diversi risultati, tra cui il servizio di identificazione delle isole di calore per i residenti. Tale soluzione applica un modello meteorologico urbano migliorato e prevede il verificarsi di temperature estreme nell’area cittadina, il che consente ai cittadini più vulnerabili di evitare i luoghi potenzialmente molto caldi, oppure di prepararsi ad adottare misure per mitigarne l’impatto. Per gli urbanisti il team ha creato diversi strumenti tra cui il servizio di simulazione e mitigazione delle isole di calore, che permette agli utenti di modificare la struttura urbana ad esempio pavimentando uno spazio verde; successivamente, è possibile visualizzare l’impatto risultante sui livelli di calore urbano. «Questo strumento è stato sviluppato appositamente al fine di aiutare le amministrazioni cittadine a trovare le migliori opzioni ai fini della mitigazione e dell’adattamento al calore urbano», aggiunge Holsten. Alla domanda su quale sia il risultato del progetto di cui va più fiero, Holsten risponde che si tratta della diversità dei servizi sviluppati: «CityCLIM è riuscito a riunire diverse fonti di dati per offrire servizi climatici e strumenti di supporto alle città volti ad affrontare il caldo. Le soluzioni concepite sono strettamente allineate alle esigenze delle parti interessate, oltre ad essere scalabili e trasferibili ad altre città.»

Parole chiave

CityCLIM, isole di calore urbano, città, cambiamenti climatici, caldo estremo, urbanisti, residenti

Scopri altri articoli nello stesso settore di applicazione