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Far progredire Copernicus per migliorare il monitoraggio degli oceani

Sebbene gli oceani svolgano un ruolo cruciale in relazione ai cambiamenti climatici e alla sicurezza alimentare, questi ecosistemi sono sempre più vulnerabili. Il progetto SEAMLESS, finanziato dall’UE, si propone di trasformare le modalità di monitoraggio e previsione dei cambiamenti oceanici.

I nostri oceani sono essenziali: essi assorbono il 30% delle emissioni antropogeniche di carbonio e il 90% del calore in eccesso, oltre a fornire il 17% delle proteine animali a livello mondiale. Di conseguenza, la comprensione dei processi che li riguardano risulta fondamentale per la nostra sicurezza climatica e alimentare. Il servizio di monitoraggio dell’ambiente marino di Copernicus (CMEMS) fornisce dati di riferimento sistematici sullo stato fisico e biogeochimico dell’ambiente marino (compresi i ghiacci marini), nonché dati relativi alle dinamiche dell’oceano a livello globale; esso rappresenta le fondamenta su cui sono stati costruiti numerosi modelli marini. Tuttavia, i modelli degli ecosistemi marini hanno sinora offerto una capacità predittiva limitata, consentendo di prevedere eventi dannosi come l’esaurimento dell’ossigeno e l’inquinamento da nutrienti solo con cinque o sei giorni di anticipo; si tratta di proiezioni spesso prive di una precisione adeguata, a causa di un’integrazione insufficiente con i dati reali. Il progetto SEAMLESS si è proposto di migliorare la capacità del CMEMS di valutare in modo più accurato gli impatti dei cambiamenti climatici sugli ecosistemi oceanici e sulla sicurezza alimentare. «Il CMEMS spesso manca di informazioni affidabili sull’incertezza dei modelli e sulle relazioni tra le parti osservate e non osservate del sistema marino», spiega Jozef Skakala, coordinatore del progetto e ricercatore presso il Plymouth Marine Laboratory, nel Regno Unito. «Ciò limita la qualità delle previsioni e delle simulazioni dell’ecosistema.» SEAMLESS si è prefisso di fornire una comprensione più completa del modo in cui l’attività umana e i cambiamenti climatici influenzano gli ecosistemi marini. Il progetto, migliorando l’accuratezza dei modelli, ha fornito informazioni fondamentali sulla salute degli oceani, che forniranno conoscenze utili per l’elaborazione delle politiche e delle pratiche volte a promuovere una gestione sostenibile delle risorse marine europee. Grazie ad osservazioni effettuate sia dai satelliti che da fonti in situ, SEAMLESS ha sviluppato nuovi metodi per integrare i dati fisici e quelli biogeochimici. Grazie allo sfruttamento di nuovi metodi di assimilazione dei dati che sono in grado di tenere conto dell’incertezza dei modelli, questo sistema prototipo migliora le connessioni tra i diversi processi simulati e le variabili che influenzano gli indicatori degli ecosistemi, mettendo in relazione le dinamiche dei plancton, il ciclo del carbonio e altri processi critici.

Colmare le lacune esistenti

I dati dei modelli oceanici potenziati forniti da SEAMLESS migliorano la nostra capacità di monitorare e valutare la salute degli ecosistemi marini nell’ambito delle politiche, di attuare la pianificazione dello spazio marittimo, di gestire l’acquacoltura e la pesca e di studiare l’impatto esercitato dai cambiamenti climatici e dalle attività umane sugli ecosistemi oceanici. Inoltre, il progetto ha integrato in Copernicus nuove piattaforme di osservazione, come gli alianti marini e i galleggianti biochimici Argo, che hanno incrementato l’accuratezza e la profondità dei dati. SEAMLESS ha inoltre dotato cinque centri di previsione europei operanti nell’ambito del servizio marino di Copernicus di strumenti volti a prevedere in maniera migliore i cambiamenti oceanici nel Mare del Nord, nell’Atlantico settentrionale, nel Mar Mediterraneo, nel Mar Baltico e nel Mare Artico, sviluppi che hanno contribuito a prevedere eventi dannosi come l’inquinamento da nutrienti e le fioriture algali, approfondendo al contempo la comprensione delle modalità con cui gli ecosistemi rispondono all’attività umana e ai cambiamenti climatici. «Le nuove conoscenze informeranno le politiche intese a promuovere una gestione sostenibile degli oceani europei», dichiara Skakala.

Risultati significativi

Entro la sua conclusione, SEAMLESS ha consentito di compiere significativi progressi nella capacità del CMEMS di fornire migliori simulazioni del passato e previsioni future più accurate in merito alle condizioni oceaniche. Queste rianalisi e previsioni saranno preziose per diverse parti interessate, tra cui responsabili politici, pianificatori costieri, istituzioni di monitoraggio, acquacoltori e scienziati che si occupano di cambiamenti climatici. Inoltre, il progetto ha creato un prototipo di modellizzazione assimilativa open-source di facile utilizzo che sta già fornendo formazione alle parti interessate sul modo in cui eseguire le previsioni marine, contribuendo a formare la prossima generazione di esperti che proteggeranno i nostri oceani.

Parole chiave

SEAMLESS, Copernicus, CMEMS, ecosistemi marini, assimilazione dei dati, sicurezza alimentare, modelli

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