Ricette alimentari ottimizzate grazie all’innovazione digitale
I cittadini si aspettano sempre più che i prodotti alimentari siano sani e nutrienti; al tempo stesso, tuttavia, la stragrande maggioranza di loro non è disposta a (o non ha la possibilità di) pagare prezzi elevati per acquistarli. Ciò pone i produttori e i marchi dinanzi a una sfida strategica di fondamentale importanza, mentre cercano di ottenere un vantaggio in un mercato altamente competitivo.
Aiutare l’industria alimentare a sviluppare nuovi prodotti
L’obiettivo del progetto OptiSignFood, finanziato dall’UE, che ha riunito il mondo industriale, quello accademico e varie tecnologie all’avanguardia, era quello di aiutare il settore a bilanciare questi due fattori, accelerando al contempo lo sviluppo di nuovi prodotti. Per creare un prodotto alimentare che soddisfi le esigenze dei consumatori e i requisiti normativi, infatti, possono essere necessari fino a due anni e milioni di euro. «Se osserviamo le statistiche, possiamo notare che moltissimi progetti di sviluppo di nuovi prodotti falliscono», osserva Daniel Auner, membro del progetto OptiSignFood e fondatore dell’impresa tedesca The Makers. «I produttori tendono inoltre a operare separatamente dai proprietari dei marchi e dai rivenditori.» Per affrontare tutte queste sfide, il progetto si è proposto di sviluppare una soluzione software volta a prevedere e ottimizzare le nuove formulazioni. La piattaforma è stata progettata al fine di tenere conto di variabili chiave come il valore nutrizionale, l’impatto ambientale, la qualità alimentare e i parametri di sicurezza. «Ci eravamo proposti di migliorare lo sviluppo degli alimenti su larga scala», spiega Auner. «Al tempo stesso volevamo garantire che la nostra soluzione digitale non rendesse più complesso un processo già impegnativo, ma piuttosto lo semplificasse e consentisse di migliorare la comunicazione tra le parti interessate.»
Un software per la previsione e l’ottimizzazione di nuove formulazioni
Il primo passo compiuto dal progetto è stato quello di istituire e compilare un database che mette in connessione le informazioni nutrizionali con i dati relativi all’impatto generato, come l’impronta di carbonio di un particolare ingrediente. OptiSignFood ha quindi applicato tecniche di intelligenza artificiale e di apprendimento automatico al fine di consentire agli utenti di identificare rapidamente le combinazioni ottimali, aiutandoli a evitare costose fasi di sperimentazione, spesso infruttuosa. Agroscope, il partner accademico del progetto, ha svolto un ruolo fondamentale nella definizione dei valori nutrizionali utilizzati dalla piattaforma. «Tra le nostre principali competenze figurano la valutazione del ciclo di vita dei sistemi alimentari e agricoli», spiega Thomas Nemecek, coordinatore del progetto e ricercatore presso Agroscope, il centro di eccellenza svizzero per la ricerca agricola. «Abbiamo da poco iniziato a mettere in connessione l’impatto ambientale al valore nutrizionale, nonché persino all’impatto sulla salute. Riuscendo a mettere in evidenza l’impatto sulla salute e sulla nutrizione di certe scelte alimentari, oltre all’impatto ambientale, i consumatori saranno più propensi a modificare la loro dieta.»
Soluzioni su misura per produttori alimentari specifici
Il software finale, attualmente in fase di commercializzazione, si rivolge ai produttori di alimenti in specifiche categorie chiave, tra cui settori come quelli del latte a base vegetale e di vari prodotti per snack e pasti pronti. «I produttori che utilizzano il nostro database possono accelerare fino all’80% lo sviluppo delle proprie ricette», afferma Auner, che continua: «Il risultato finale è la loro ottimizzazione tenendo conto di fattori nutrizionali e legati alla salute dell’ambiente, elementi che possono essere successivamente comunicati al consumatore.» Al tempo stesso, il database cresce costantemente includendo un maggior numero di categorie, nell’ambito di un campo di innovazione in continua espansione. «Il nostro obiettivo finale è quello di migliorare su larga scala le caratteristiche nutritive e la sostenibilità dei prodotti alimentari in numerose categorie», aggiunge Auner, che conclude: «I costanti miglioramenti a livello di intelligenza artificiale ci permettono di migliorare ulteriormente i nostri set di dati, consentendoci di sviluppare prodotti non esistenti in precedenza.»
Parole chiave
OptiSignFood, digitale, cibo, nutrizionale, ambientale, IA, software