Un’aria più pulita e ambienti privi di microplastiche grazie a pneumatici meno rumorosi
Secondo una ricerca condotta dall’organizzazione Pew Charitable Trusts, l’usura degli pneumatici delle automobili è una delle principali fonti di inquinamento da microplastica negli oceani. A causa dell’attrito stradale e dell’esposizione alle condizioni ambientali, infatti, il materiale che costituisce lo pneumatico si degrada in piccole particelle, successivamente trasportate nell’ambiente dall’aria o dalla pioggia. Uno degli obiettivi del progetto LEON-T, finanziato dall’UE, è quello di comprendere in modo migliore le microplastiche rilasciate dagli pneumatici. «L’usura degli pneumatici è considerata una delle maggiori fonti di emissioni di microplastiche, motivo per cui stiamo lavorando al fine di effettuare stime del trasporto e della trasformazione delle particelle che vengono rilasciate nell’ambiente in questo modo», dichiara Juan J. García, coordinatore del progetto LEON-T. A tal fine, il consorzio di LEON-T sta studiando le differenze e i fattori che influenzano il tasso di abrasione degli pneumatici e le emissioni di particelle.
Pneumatici senza aria, una possibile soluzione
LEON-T sta progettando e testando pneumatici senza aria per veicoli commerciali pesanti, che secondo le previsioni dovrebbero ridurre l’usura della gomma. L’obiettivo principale del progetto, tuttavia, è quello di studiare le emissioni di particolato e di rumore generate dall’interazione tra lo pneumatico e il manto stradale, anch’esso raggiungibile secondo le previsioni grazie alla nuova tecnologia per pneumatici realizzata da LEON-T. Un primo prototipo di pneumatico senza aria, testato su un camion, ha già dimostrato il proprio successo. «Esiste un notevole potenziale di riduzione della resistenza al rotolamento; inoltre, riteniamo che questa progettazione consentirà di diminuire in modo significativo le emissioni acustiche», afferma García. In una futura produzione commerciale, questo pneumatico senza aria dovrebbe garantire lo stesso ciclo vitale del veicolo pesante su cui viene utilizzato, a condizione che il battistrada venga sostituito in modo tempestivo quando il suo spessore si consuma sino al minimo livello consentito. Fondamentalmente, si tratterà di un prodotto ricostruito che avrà bisogno di una quantità di gomma molto inferiore rispetto a quella richiesta dagli pneumatici ad aria. Per ricostruito si intende uno pneumatico usato che è stato riparato e riciclato, con un nuovo strato di battistrada applicato alla sua superficie.
Analisi dell’interazione tra pneumatico e manto stradale
Attraverso simulatori di laboratorio, tecniche analitiche e test su strade reali, il progetto ha fornito diverse informazioni sull’usura degli pneumatici. In generale, quelli invernali non chiodati si usurano più velocemente e rilasciano una maggiore quantità di particelle rispetto agli pneumatici estivi o per tutte le stagioni, differenze ascrivibili alla durezza delle loro mescole di gomma, più morbide nelle versioni per l’inverno. I test hanno dimostrato che l’usura degli pneumatici determina anche l’emissione di composti volatili come i benzotiazoli e di altri tipi di particelle, la cui dimensione, per la maggior parte, si è rivelata superiore ai 2,5 µm, mentre per il 10 % si è dimostrata inferiore agli 0,2 µm. LEON-T ha altresì esaminato i potenziali effetti generati dal rumore degli pneumatici sulla salute cardiovascolare avvalendosi di test di veglia e studi sul sonno. «Il rumore degli pneumatici ha indotto una frammentazione ipnica acuta correlata agli eventi che non ha determinato alcun cambiamento generale nella media del sonno durante la notte, ma ha comportato un aumento dell’eccitazione cardiovascolare e ha indicato il verificarsi di alcune modifiche nei percorsi cardiometabolici», riferisce García. Grazie alla combinazione di livelli di rumore più bassi e di differenze nel contenuto spettrale, gli pneumatici senza aria si sono dimostrati meno dannosi per il sonno fisiologico e l’eccitazione cardiovascolare rispetto a quelli tradizionali ad aria.
Effetti reali sulle politiche
Sulla base dei risultati ottenuti dai suoi esaustivi studi, LEON-T raccomanderà misure politiche per limitare il contributo apportato dalle interazioni tra pneumatico e manto stradale alle microplastiche nell’ambiente, all’esposizione al particolato atmosferico e al rumore del traffico. Queste raccomandazioni includono metodi per prevenire o ridurre la formazione di particelle, come pneumatici ottimizzati e una migliore manutenzione della flotta, nonché mezzi intesi a catturare le particelle in seguito alla loro emissione e a trattarle una volta rilasciate nell’ambiente.
Parole chiave
LEON-T, pneumatico senza aria, inquinamento da microplastiche, emissioni di particolato, emissioni acustiche