Skip to main content
European Commission logo
italiano italiano
CORDIS - Risultati della ricerca dell’UE
CORDIS
CORDIS Web 30th anniversary CORDIS Web 30th anniversary

Sustainable PRactices of INteGration

Article Category

Article available in the following languages:

Creare una rete di sostegno alla migrazione in Europa

Numerose organizzazioni che lavorano direttamente con le persone migranti possono avere l’impressione di operare in una sorta di isolamento. Il progetto SPRING, finanziato dall’UE, intendeva promuovere i collegamenti tra di loro, favorendo la diffusione di migliori pratiche.

Società icon Società

Esistono molte organizzazioni in Europa che lavorano per integrare le nuove persone migranti nei rispettivi paesi. Tuttavia, spesso questi gruppi lavorano da soli, concentrandosi sulle proprie questioni locali specifiche senza un sostegno di più ampio respiro di una comunità paneuropea. Il progetto SPRING (Sustainable PRactices of INteGration), ha sviluppato una rete comunitaria online per coadiuvare la collaborazione tra ricerca, gruppi di figure esperte e altri professionisti in materia di migrazione nella regione. SPRING si proponeva di aiutare le organizzazioni della società civile, le autorità pubbliche, ONG e chiunque lavori direttamente con le persone migranti a migliorare le pratiche di integrazione mediante la condivisione di conoscenze e migliori pratiche.

Mappare il contesto e promuovere l’integrazione

Il gruppo di SPRING ha innanzitutto tracciato una mappa del panorama dei professionisti dell’integrazione migratoria in tutta Europa, che ha continuato a crescere in modo organico nel corso dei due anni del progetto. Successivamente, il gruppo ha svolto attività di coinvolgimento e workshop per collegare tutti questi gruppi disparati. «Ci sembrava evidente che queste organizzazioni si sentono spesso sole, come se fossero dimenticate dall’intero sistema», afferma la coordinatrice del progetto SPRING Guia Gilardoni della Fondazione ISMU. «Di frequente, fanno fatica a trovare soluzioni in periodi difficili e vorrebbero conoscere altre persone impegnate nello stesso lavoro per condividere suggerimenti, consigli e instaurare una rete.» Il progetto ha inoltre spostato il fulcro dell’attenzione verso l’Europa orientale dopo l’inizio della crisi ucraina, poiché erano presenti molte nuove persone ancora non formate che lavoravano con le persone migranti nel paese. «Questa ulteriore crisi ha reso ancora più utile quello che stavamo facendo», sottolinea Gilardoni.

La co-progettazione di migliori pratiche

In seguito, SPRING ha condotto sessioni di co-progettazione con circa 40 persone suddivise in quattro gruppi, per individuare i problemi con l’attività di integrazione delle persone migranti e trovare quindi soluzioni condivise. Tra i problemi comuni figuravano la mancanza di sostegno e il flusso discontinuo dei progetti a causa dei finanziamenti intermittenti. In principio il progetto era rivolto ai paesi europei; quando però si è abbattuta la pandemia di COVID-19, si è spostato online, permettendo così al gruppo di SPRING di dialogare con un ventaglio di professionisti di tutto il mondo. «Abbiamo trovato persone interessate in Africa, Asia, Nord e Sud America», afferma Gilardoni. «In effetti, era alquanto inaspettato, ma comunque positivo.» I risultati sono ora stati condivisi in un manuale concepito per assistere i professionisti in Europa. «Queste soluzioni intendevano valorizzare l’intero ecosistema», aggiunge Gilardoni. «La co-progettazione è stata davvero molto efficace poiché l’intento era favorire una comunità di pratica. È stata creata per essere immediatamente accessibile ai professionisti, con un’abbondanza di suggerimenti, infografiche e note pratiche per raccogliere tutto il sapere accademico in modo utilizzabile», spiega. Il progetto SPRING ha inoltre realizzato una piattaforma online che ingloba le migliori pratiche esistenti. «L’idea era rilevare ciò che è sostenibile e trasferibile nell’ambito della nostra pratica», osserva Gilardoni. «Così facendo, possiamo evitare di reinventare la ruota ogni volta.» L’ultimo filone del progetto SPRING era destinato ai responsabili politici e, tramite una serie di workshop, ha permesso loro di valutare le proprie politiche in relazione ad altre idee. «Quando si invitano figure esperte al tavolo del dibattito, ognuna crede di avere la verità in tasca», spiega Gilardoni. «Eppure, in questo caso, era importante sfidarne la mentalità.»

Parole chiave

SPRING, migrazione, integrazione, sostenibile, pratica, valutare, politiche, mappatura, rete

Scopri altri articoli nello stesso settore di applicazione