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TOOLS FOR MAPPING HUMAN EXPOSURE TO RISKY ENVIRONMENTAL CONDITIONS BY MEANS OF GROUND AND EARTH OBSERVATION DATA

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I dati di osservazione della Terra al servizio della valutazione dei rischi per la salute umana a livello mondiale

Mediante la combinazione di dati satellitari e monitoraggio terrestre sul campo, un gruppo di scienziati europei e sudamericani sta delineando i rischi potenziali per la salute umana.

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Nell’arco della vita, le persone si trovano esposte a un’ampia gamma di minacce, che spaziano dai rischi ambientali alle malattie e la gestione della salute personale. Ciò è sfociato in un concetto emergente, denominato ESPOSOMA, ossia l’insieme delle esposizioni a cui è soggetta una persona nel corso della propria vita. Durante il progetto EOXPOSURE, finanziato dall’UE, i ricercatori hanno approfondito le conoscenze relative all’ESPOSOMA grazie alla combinazione con dati di osservazione della Terra prelevati dalla rete satellitare dell’UE. Tramite questa fusione, il gruppo si prefiggeva di misurare con precisione l’esposizione a varie minacce, e di quantificare le interazioni tra le persone e il loro rispettivo ambiente vissuto. «Lo sfruttamento dei dati di osservazione della Terra provenienti dallo spazio, ci ha permesso di gettare luce sulle relazioni tra i parametri fisici di un’area urbana, come ad esempio la presenza di spazi verdi, la densità e lo schema degli edifici, così come sulla salubrità e sulla sicurezza dell’ambiente per i suoi abitanti umani», spiega Fabio Dell’Acqua, professore ordinario di telecomunicazioni presso l’Università di Pavia e coordinatore del progetto EOXPOSURE.

Puntare i riflettori sull’ESPOSOMA

L’ESPOSOMA contempla l’intera storia delle interazioni che una persona instaura con l’ambiente, compresi qualità dell’aria e dell’acqua, alimenti ed esercizi fisici, nonché abitudini di vita e malattie. «Prestare attenzione a tutti questi ambiti diversi, indebolirebbe l’efficacia dei nostri sforzi», aggiunge Dell’Acqua. Pertanto, il gruppo ha deciso di concentrarsi solo su alcuni di essi, in particolare sui rischi fisici in contesti urbani dovuti alla sussistenza e sui rischi per la salute derivanti dalle malattie e dalla salubrità dell’ambiente. «La collaborazione con ricercatori in Sud America ha offerto al gruppo opportunità preziose per la raccolta di dati concreti poiché era possibile collegarsi con le zone in cui questi rischi sono particolarmente gravi», spiega Dell’Acqua. «Siamo riusciti a raccogliere dati di riferimento impossibili da ottenere dai nostri uffici in Europa», afferma, aggiungendo che le conoscenze sul campo dei partner sudamericani si sono rivelate determinanti per le attività del progetto.

Sfruttare i dati di osservazione della Terra europei

Il gruppo di EOXPOSURE ha reperito dati di osservazione della Terra open source dal programma satellitare faro Copernicus dell’Agenzia spaziale europea. «Le acquisizioni da parte dei satelliti Sentinel e le relative serie temporali, si sono dimostrate fondamentali per l’alimentazione e il collaudo dei nostri modelli e il confronto con i dati raccolti dai siti di prova sudamericani», osserva Dell’Acqua. I ricercatori sono riusciti a combinare le osservazioni satellitari con dati sul campo, un risultato che Dell’Acqua ritiene uno strumento potente. Tra gli esempi figurano il monitoraggio dello stato della vegetazione urbana in diversi periodi dell’anno, e dati da «Ovitraps», dispositivi che ingannano le zanzare inducendole a deporre le uova al loro interno, a scopo di conteggio.

Creare strumenti di monitoraggio innovativi

Il gruppo ha quindi messo a punto una serie di strumenti per valutare l’ESPOSOMA. Uno strumento rappresentativo, il «monitor Ovitrap», consiste in un’applicazione online open source e intuitiva che conta in modo semi-automatico le uova delle zanzare da immagini di telefoni cellulari a bassa-media risoluzione degli Ovitrap. Lo strumento produce relazioni, grafici e mappe, coadiuvando le parti interessate nel monitoraggio delle zanzare e nel processo decisionale. «Al momento, l’applicazione è utilizzata dal ministero della Salute di Córdoba, in Argentina; tuttavia, è accessibile a qualunque altra organizzazione che desideri provarla. Tutto ciò ci rende molto orgogliosi dei risultati del nostro progetto», sottolinea Dell’Acqua. I partner del consorzio stanno lavorando a potenziali progetti successivi e cercheranno ulteriori finanziamenti. «Nel complesso, credo che l’eredità di EOXPOSURE contribuirà all’avanzamento della scienza, non solo di per sé, ma anche grazie alla cooperazione duratura che ha innescato», dichiara Dell’Acqua.

Parole chiave

EOXPOSURE, Terra, osservazione, ambientale, minacce, ESPOSOMA, satellite, dati, monitoraggio

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