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AuThoring tooL for indoor Augmented and dimiNished realiTy experIenceS

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La realtà aumentata elimina le congetture dalla progettazione di interni

Il sistema di realtà aumentata del progetto ATLANTIS, di facile utilizzo, elimina la fatica di riorganizzare gli spazi interni. I clienti e i professionisti della progettazione possono ora pianificare meglio, visualizzando realisticamente i risultati.

Nei prossimi anni, la realtà virtuale (RV) e la realtà aumentata (RA) avranno probabilmente un impatto significativo su molti aspetti della vita quotidiana. Nella progettazione di interni, la RA potrebbe aiutare i clienti e i professionisti della progettazione a visualizzare come le modifiche all’arredamento cambieranno l’aspetto degli spazi. Tuttavia, vi sono degli ostacoli che ne impediscono il decollo. «Di recente abbiamo visto molti annunci di strumenti di pianificazione e progettazione di RA per interni, ma molti sono legati esclusivamente a prodotti di specifiche grandi aziende», afferma Georg Thallinger, coordinatore del progetto ATLANTIS. «Un’altra sfida è stata la digitalizzazione degli ambienti interni, con alcuni strumenti che si affidano al lavoro degli utenti stessi.» Basandosi su caso di studio aziendale del partner di progetto Roomle, ATLANTIS ha sfruttato i progressi della tecnologia di scansione per creare una soluzione che si collega agli articoli in catalogo di qualsiasi azienda, personalizzabile in base alle esigenze specifiche. «La nostra soluzione apre il mercato della realtà aumentata alle aziende più piccole e di nicchia, aiutandole a crescere e offrendo ai clienti più scelta e controllo», spiega Thallinger di Joanneum Research, partner del progetto. Oltre al lancio di un prototipo, ATLANTIS ha reso disponibili alcuni componenti software come strumenti open-source, aggiungendo anche set di dati di scenari indoor.

Creazione di scenari

L’ispirazione per il progetto è stata duplice. In primo luogo, la maggior parte delle applicazioni basate sulla RA per la pianificazione delle stanze richiede che gli utenti stessi disegnino una planimetria. In secondo luogo, la visualizzazione degli oggetti virtuali inseriti spesso si scontra con gli oggetti reali presenti nella stanza. La sfida è stata quella di rappresentare digitalmente la zona di interazione sia in loco (utilizzando la RA) che fuori (utilizzando la RV). Ciò ha richiesto una stima della disposizione delle stanze (margini tra pavimento, pareti e soffitto) e della distanza dell’oggetto dalle telecamere. «Gli strumenti di modellizzazione 3D che creano le visualizzazioni hanno interfacce utente complesse; volevamo nascondere questa complessità agli utenti», aggiunge Thallinger. Per semplificare la creazione degli scenari, ATLANTIS prende una singola immagine panoramica da cui ricostruisce la geometria della stanza e i componenti della scena, ovvero gli oggetti presenti nella stanza, delineandoli dagli altri oggetti e dallo sfondo. Per consentire l’interazione digitale, gli oggetti devono essere mappati (i loro confini devono essere registrati) e classificati, in base al tipo. Ciò significa che per rimuovere un oggetto, l’utente deve semplicemente selezionarlo, senza dover disegnare manualmente un bordo intorno ad esso. Se l’utente rimuove digitalmente un oggetto, una tecnologia basata sull’intelligenza artificiale, nota come realtà diminuita (RD), effettua un inpainting interpolando ciò che rimarrebbe in vista. «Mentre la rimozione digitale esisteva già in precedenza, noi la abilitiamo con un solo tocco e con gruppi di oggetti. Inoltre, il nostro inpainting garantisce che, una volta rimossi gli oggetti, la stanza rimanga geometricamente accurata, rendendola visivamente più realistica», spiega Thallinger. ATLANTIS ha seguito un approccio incentrato sull’utente, partendo da interviste ai portatori di interessi nelle fasi di progettazione, che hanno portato alla realizzazione di prototipi. Questi sono stati poi testati continuamente con potenziali utenti, prevedendo anche due valutazioni più ampie basate su attività, una con una versione intermedia del prototipo, l’altra con una versione quasi definitiva, ognuna delle quali ha coinvolto almeno 24 utenti. «Abbiamo confrontato il nostro sistema con tre strumenti alternativi, scoprendo che il prototipo si è comportato bene per quanto riguarda l’efficienza dell’attività e la soddisfazione dell’utente. Abbiamo anche organizzato visite guidate con professionisti, ottenendo un riscontro positivo», spiega Thallinger.

Rafforzare i modelli commerciali

Creando aspettative realistiche per i clienti, l’app ATLANTIS AR fa risparmiare tempo e denaro alle aziende e ai consumatori, evitando modifiche successive. Nuovi flussi di lavoro digitali come questo aiuteranno anche le PMI a far crescere la propria attività, offrendo dati preziosi che potrebbero essere utilizzati, ad esempio, per scopi di marketing. Il team ora integrerà gradualmente la tecnologia nei prodotti e servizi di Roomle, valutando al contempo la risposta dei clienti. L’obiettivo finale è quello di sviluppare una soluzione commerciale basata sull’intera gamma di prodotti Roomle.

Parole chiave

ATLANTIS, realtà aumentata, AR, progettazione di interni, strumento di creazione, app, inpainting, realtà diminuita, RD

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