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Digital Europe for All

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Strumenti digitali per sostenere la libera circolazione di dati nell’Unione europea

Il progetto DE4A, finanziato dall’UE, ha concepito nuove soluzioni tecniche e progetti pilota per realizzare il mercato unico digitale in tutta l’UE. Tre progetti pilota selezionati hanno contribuito a chiarire i vantaggi di questo mercato e dovrebbero favorirne la futura attuazione.

Economia digitale icon Economia digitale

La strategia per il mercato unico digitale, adottata nel 2015, si propone di realizzare la libera circolazione di dati nell’UE e di migliorare l’efficienza dei servizi pubblici, ma il traguardo non è ancora stato raggiunto. Affinché la strategia diventi realtà è necessario convincere tutti dei vantaggi derivanti dalla condivisione di servizi digitali comuni a livello transfrontaliero. Il progetto DE4A (Digital Europe for All) ha riunito 22 organizzazioni partner per dimostrare in che modo la strategia per il mercato unico digitale possa contribuire a fornire servizi pubblici migliori, completamente digitalizzati, incentrati sull’utente, basati sui dati e affidabili. I progetti pilota riguardano tre scenari frequenti per i cittadini dell’UE: studiare all’estero, condurre un’attività commerciale all’estero e trasferirsi all’estero. Il primo progetto pilota intende dimostrare i vantaggi della strategia agli universitari che studiano in un altro paese e spesso hanno difficoltà a ottenere il riconoscimento dei titoli di studio. Gli studenti possono utilizzare un’applicazione mobile sviluppata nell’ambito del progetto per fornire il proprio titolo a qualsiasi autorità lo richieda. «Attualmente disponiamo di un prototipo maturo che dimostra l’utilizzo reale, in un contesto transfrontaliero, di un modello di scambio di informazioni incentrato sull’utente», afferma la coordinatrice del progetto Ana Piñuela di Atos Research and Innovation, in Spagna. Il secondo progetto pilota è stato concepito per affrontare l’onere amministrativo di condurre un’attività commerciale in un altro Stato membro. «Grazie all’innovativo approccio automatizzato dimostrato nel progetto pilota, possiamo riutilizzare le informazioni su una società a livello transfrontaliero», spiega Piñuela. «Questo riduce considerevolmente i tempi legati alla registrazione di servizi orientati alle imprese in un altro Stato membro e dovrebbe far risparmiare alle aziende oltre 11 miliardi di euro all’anno.» L’intero processo avviene completamente online in tutta sicurezza, utilizzando gli stessi protocolli di autenticazione e autorizzazione del paese di origine. Il terzo progetto pilota riguarda il trasferimento all’estero. L’obiettivo consiste nel ridurre gli oneri amministrativi dei cittadini che si spostano da uno Stato membro all’altro, armonizzando lo scambio transfrontaliero di informazioni in merito a certificati di domicilio, nascita e matrimonio.

Un passaporto per i dati

Il gruppo responsabile del progetto ha già compiuto diversi progressi, come la creazione di un software per agevolare lo scambio transfrontaliero di prove tra le autorità e l’elaborazione di un quadro di riferimento volto a fornire l’interoperabilità necessaria per lo scambio di prove a livello paneuropeo. «Grazie all’analisi e al confronto in merito alle difficoltà più rilevanti per l’attuazione del regolamento sullo sportello digitale unico, nonché grazie al processo di adattamento dei sistemi nazionali per l’integrazione con i componenti comuni di DE4A, insieme alle sperimentazioni transfrontaliere dei casi d’uso, gli Stati membri sono venuti a conoscenza delle sfide, dei problemi di integrazione e degli ostacoli all’interoperabilità esistenti su diversi livelli», aggiunge Piñuela. La coordinatrice del progetto sostiene inoltre che gli Stati membri partecipanti sono ora più consapevoli degli ostacoli legali, tecnici, semantici e organizzativi che si frappongono alla strategia per il mercato unico digitale. «Hanno accesso a soluzioni pragmatiche per superarli. Nel complesso, questi insegnamenti sugli sforzi e sui costi saranno preziosi per altri Stati membri che si troveranno ad affrontare una sfida simile», osserva Piñuela. Dal momento che sono gli Stati membri stessi a guidare i progetti pilota di DE4A e a trarne beneficio, il progetto contribuirà certamente a superare le sfide e gli ostacoli all’applicazione del regolamento sullo sportello digitale unico e del principio Once Only («una tantum»), secondo cui i cittadini, le istituzioni e le aziende sono tenuti a fornire determinate informazioni standard alle autorità e alle amministrazioni soltanto una volta. Il progetto fornirà inoltre preziose indicazioni in merito all’attuazione e all’evoluzione del sistema tecnico Once Only nell’ambito del regolamento sullo sportello digitale unico.

Parole chiave

DE4A, mercato unico digitale, transfrontaliero, once only, sportello digitale unico, principio Once Only, sistema tecnico Once Only, innovazione sociale

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