La scienza artica è la chiave per previsioni meteorologiche più accurate in Europa
Dalle inondazioni mortali in Belgio e in Germania agli incendi devastanti in Grecia e California, condizioni atmosferiche estreme in vaste aree dell’emisfero settentrionale hanno fatto notizia per tutta l’estate. Come possiamo migliorare la nostra capacità di prevedere e prepararci a fenomeni del genere? Rivolgendo la nostra attenzione verso l’Artico, affermano i ricercatori. «Concentrare l’attenzione sull’Artico è importante in quanto i cambiamenti che si verificano in quest’area a causa dei cambiamenti climatici, come l’arretramento del ghiaccio marino o il riscaldamento dei mari e dell’atmosfera, hanno il potenziale per influenzare le condizioni meteo e il clima alle medie latitudini», spiega Thomas Jung, climatologo presso l’Helmholtz Center for Polar and Marine Research dell’Alfred Wegener Institute. Jung ha coordinato il progetto APPLICATE (Advanced Prediction in Polar regions and beyond: Modelling, observing system design and LInkages associated with ArctiC ClimATE change), che ha riunito partner di tutta Europa per migliorare la nostra comprensione di questi collegamenti e fornire la capacità di migliorare efficacemente le previsioni per la regione polare e non solo.
Colmare le lacune
Il team ha sviluppato una serie di importanti approcci che consentono previsioni più accurate, comprese quelle di eventi estremi. La modellizzazione climatica avanzata ha svolto un ruolo importante. Si è trattato di fare il punto sui sistemi di osservazione esistenti per varie applicazioni di modellizzazione, stabilire le prestazioni di tali modelli e progettare modelli migliorati basati su accurati confronti con le osservazioni. APPLICATE ha anche effettuato un’analisi delle carenze per identificare le lacune presenti nei sistemi di osservazione esistenti e ha valutato quanto le previsioni potrebbero essere migliorate colmando tali carenze. «Una delle principali conclusioni da trarre dagli esperimenti è che è possibile ottenere molto facendo un uso più efficace delle osservazioni esistenti», afferma Jung. La bassa atmosfera, compresa l’interfaccia aria-ghiaccio-oceano, che è nota per svolgere un ruolo fondamentale nella previsione delle condizioni meteo e del clima, è stata un elemento chiave dei miglioramenti del modello. L’avanzamento della rappresentazione dello strato limite atmosferico, comprese le nuvole, il ghiaccio marino e la neve, ad esempio, ha contribuito a migliorare la previsione operativa di parametri meteorologici vicini alla superficie, quali la temperatura e la pioggia. I dati satellitari sono stati una fonte essenziale di informazioni trainando tali progressi. L’osservazione della Terra esistente e nuova di parametri quali lo spessore del ghiaccio marino e la deriva del ghiaccio è stata direttamente inserita nella valutazione del modello e negli sforzi di sviluppo.
Allerta precoce
Il team del progetto ha svolto una serie di casi di studio per esplorare come potrebbero essere utilizzate queste previsioni per problemi del mondo reale. Ad esempio, ha esaminato il rischio e gli impatti delle forti precipitazioni nelle Svalbard durante l’autunno e l’inverno. Per l’arcipelago situato tra la Norvegia continentale e il Polo Nord, tali eventi meteorologici potrebbero diventare una grande sfida in un mondo in rapido riscaldamento. «Eventi di precipitazioni estreme possono innescare frane e valanghe, spesso seguite da condizioni di gelo che incidono sulla formazione di ghiaccio sul suolo e possono determinare la chiusura di strade e aeroporti, influire sulla mobilità della popolazione e ridurre i proventi portati dal turismo», aggiunge Jung. Tali eventi possono anche far morire di fame le renne selvatiche bloccando l’accesso alle risorse alimentari. Lo studio di eventi che hanno coinvolto forti piogge negli ultimi inverni ha consentito al progetto di identificare i modelli meteorologici responsabili e di prevedere la probabilità di tali eventi su scale temporali da 2 settimane a 2 mesi. Il team potrebbe quindi dare un contributo diretto alla creazione di un sistema di allerta precoce e al miglioramento della preparazione della popolazione. Affinché i risultati di APPLICATE siano un punto di riferimento per la ricerca futura, una serie di risorse fondamentali rimarrà accessibile su archivi pubblici, inclusi il Portale dei dati APPLICATE, Zenodo e Google Scholar.
Parole chiave
APPLICATE, cambiamenti climatici, Artico, meteo, previsioni, modellizzazione climatica, osservazione, preparazione