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Contenuto archiviato il 2024-04-19

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Cosa pensano gli europei delle automobili a guida autonoma?

Come si aspettano gli europei che i veicoli connessi e autonomi influiscano sull’efficienza di guida, sulla sicurezza stradale, sulla protezione dei dati e sulla sostenibilità? Una recente indagine ha le risposte.

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Senza dubbio, l’innovazione tecnologica ha cambiato le nostre vite in positivo in molti modi. Ha reso la comunicazione più facile, ha migliorato le tecniche di fabbricazione, ha contribuito a nuocere meno all’ambiente e ha alimentato la crescita economica. Tuttavia, considerato lo scetticismo e la paura che innovazioni come gli aeroplani, il telefono e persino la lampadina (tutte ormai parti imprescindibili delle nostre vite) hanno inizialmente dovuto affrontare, le nuove tecnologie sembrano destinate a incontrare una certa resistenza. Allora, qual è la situazione attuale di un’altra innovazione: i veicoli connessi e autonomi (VCA)? Adesso che l’impiego diffuso di automobili senza conducente è a portata di mano, i ricercatori sostenuti dal progetto finanziato dall’UE PAsCAL hanno condotto un’indagine per scoprire le aspettative delle persone in relazione alle conseguenze dell’introduzione dei VCA sulle strade europee. I risultati dell’indagine sono stati pubblicati sulla rivista «Transportation Research Part F: Traffic Psychology and Behaviour». L’indagine ha valutato l’opinione di 529 partecipanti di età compresa tra i 18 e 71 anni provenienti da Francia, Germania, Italia e Regno Unito sull’influenza che l’impiego dei VCA avrebbe sull’efficienza di guida, la sicurezza stradale, la privacy e la sostenibilità ecologica. In media, le aspettative dei partecipanti in relazione ai VCA si sono rivelate positive per quanto riguarda l’influenza sulla sicurezza stradale e sulla sostenibilità ambientale, mentre si sono dimostrate neutrali per quanto riguarda l’efficienza e negative per quanto concerne le questioni di privacy. Queste aspettative hanno fornito informazioni sulla riluttanza generale degli intervistati circa la loro intenzione di utilizzare VCA.

Aspettative ambivalenti

Le risposte hanno differito in modo sostanziale tra i diversi paesi. Per quanto riguarda la sicurezza, più del 49 % degli intervistati di tutte le nazioni ha dichiarato di aspettarsi un miglioramento con l’introduzione dei VCA, mentre oltre il 28 % di intervistati provenienti da Francia, Germania e Regno Unito ritengono che tali veicoli la peggiorerebbero. Nel complesso, l’Italia ha registrato il livello più alto di aspettative positive, con il 64 % degli intervistati che si aspettano un miglioramento e solo il 19 % che prevede una minore sicurezza stradale. Per quanto riguarda la sostenibilità ecologica, una percentuale compresa tra il 48 e il 57 % dei partecipanti di tutti i paesi si aspetta che i VCA apportino un miglioramento, mentre al massimo il 22 % un peggioramento. Ancora una volta, le opinioni più positive sono state fornite dai partecipanti italiani. Solo il 9 % degli intervistati si aspetta una minore sostenibilità, rispetto a un 53 % che si attende un esito favorevole. Per l’efficienza, circa un terzo degli intervistati si aspetta un miglioramento, dal 34 % (Italia) al 37 % (Germania e Regno Unito), mentre in Francia solo il 25 % ha dichiarato di avere aspettative positive. In Francia e in Germania, una maggiore percentuale (39 %) si aspetta un peggioramento in termini di efficienza. Il fatto di vivere in Francia e in Germania è risultato anche connesso a più alte aspettative negative in relazione alla privacy, con solo il 5 % e l’8 % di intervistati, rispettivamente, che prevedono un miglioramento della sicurezza dei dati. Per contro, circa il 76 % si aspetta un peggioramento della protezione dei dati, rispetto all’Italia (50 %) e al Regno Unito (57 %). In generale, pochissimi partecipanti in tutti e quattro i paesi si aspettano un miglioramento in termini di privacy. «L’atteggiamento ambivalente dei partecipanti allo studio è sorprendente», ha osservato la prima autrice dello studio PAsCAL (Enhance driver behaviour and Public Acceptance of Connected and Autonomous vehicLes), la dott.ssa Celina Kacperski dell’Università di Mannheim, in Germania, in un articolo pubblicato su «India Education Diary». «Le automobili a guida autonoma sono spesso rappresentate positivamente e con molto ottimismo sui giornali e nei servizi televisivi. Questo atteggiamento positivo di fondo dei media non si riflette altrettanto chiaramente nelle opinioni del pubblico.» Per maggiori informazioni, consultare: sito web del progetto PAsCAL

Parole chiave

PAsCAL, automobile, automobile a guida autonoma, veicoli connessi e autonomi, VCA, efficienza, sicurezza stradale, privacy, sostenibilità, indagine

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