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Disruptive technologies for effectively rehabilitating chronic ambulatory disability

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Robot indossabili che forniscono muscoli supplementari ai bambini

I disturbi neurologici, quali la paralisi cerebrale, possono provocare una perdita cronica della mobilità. Per affrontare le limitazioni che ostacolano i dispositivi di neuroriabilitazione esistenti, un gruppo di ricercatori europei ha sviluppato il primo esoscheletro robotico indossabile per bambini affetti da problemi di deambulazione.

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La debolezza muscolare progressiva causata da disturbi di carattere neurologico o neuromuscolare fa perdere ai pazienti la propria autonomia, ripercuotendosi ovviamente a livello psicosociale. Tradizionalmente si ricorre a sedute di riabilitazione per mantenere un determinato stato di salute fisica, ma non sono sufficienti per recuperare la funzione muscolare. Pertanto, si avverte un bisogno urgente di un dispositivo utilizzabile dai pazienti affetti da disturbi neuromuscolari nelle proprie attività quotidiane, che consenta loro di camminare agevolmente.

Un esoscheletro modulare per ripristinare l’andatura

Il progetto MARSI, finanziato dall’UE, ha sviluppato il primo esoscheletro pediatrico destinato a pazienti affetti da disturbi neuromuscolari. Chiamato ATLAS 2030, è la prima soluzione indossabile di questo tipo concepita per ripristinare l’andatura a essere immessa sul mercato europeo. «Si tratta di un dispositivo robotico che può essere indossato dai bambini incapaci di camminare, migliorandone la mobilità e la qualità della vita», spiega Elena Garcia, coordinatrice del progetto e amministratrice delegata di Marsi Bionics. L’esoscheletro avvolge il corpo del bambino dal tronco ai piedi e i suoi muscoli artificiali operano parallelamente a quelli dell’utente, integrando la forza perduta. Il dispositivo impiega centinaia di recettori sensoriali e si avvale dell’IA per comprendere le intenzioni di movimento dei bambini che, in sostanza, ordinano all’esoscheletro di muoversi. La tecnologia brevettata di ARES rende l’esoscheletro adattivo alla complessità muscolo-scheletrica delle malattie neurologiche, configurandosi come modulare e compatibile. ATLAS 2030 può inoltre essere utilizzato dai fisioterapisti come strumento di riabilitazione e ha già ricevuto la marcatura CE in qualità di dispositivo medico da utilizzare in ambito clinico. I giovani pazienti che indossano l’esoscheletro possono seguire una terapia di tipo ludico con cadenza bisettimanale che prevede l’impiego degli arti superiori, del tronco e della testa. I risultati clinici ottenuti sinora con i pazienti colpiti da atrofia muscolare spinale e da paralisi cerebrale sono impressionanti e dimostrano un chiaro miglioramento per quanto riguarda forza muscolare, tonicità dei muscoli e riduzione della spasticità. Inoltre, la soluzione offre ai bambini l’autonomia a loro necessaria nella vita di tutti i giorni per compiere attività quali mangiare autonomamente e prestare attenzione durante gli impegni scolastici. Aspetto ancora più importante, ciò incide positivamente sul loro stato a livello psicologico e fisico.

Vantaggi offerti dall’esoscheletro e prospettive future

«Abbiamo affrontato con successo le esigenze della società colmando il divario esistente con la ricerca», osserva Garcia. MARSI ha fornito un dispositivo sanitario superiore agli esoscheletri stazionari o non alimentati esistenti, che non offrono alcuna mobilità in termini spaziali. Considerato che le malattie neurologiche sono associate al 35 % dei costi sanitari diretti, ATLAS 2030 rappresenta un approccio di neuroriabilitazione che, secondo le previsioni, ritarderà la chirurgia del midollo spinale e ridurrà i costi legati alle ospedalizzazioni. Nel complesso, prolungando la deambulazione questo esoscheletro migliorerà la qualità della vita di milioni di bambini in tutto il mondo, incrementandone inoltre l’aspettativa di vita. «Stiamo migliorando la tecnologia medica alla base dell’esoscheletro e ne stiamo estendendo l’applicazione a nuovi gruppi di pazienti, agli adulti e agli anziani», aggiunge Garcia. Un primo prototipo di un concetto completamente nuovo di esoscheletro, STELO, è stato già brevettato e costituisce un dispositivo interamente riconfigurabile che si adatta a qualsiasi tipologia di paziente e malattia. Garcia e i partner hanno presentato una domanda per ricevere una sovvenzione da parte dell’Acceleratore del CEI con l’obiettivo di farne progredire l’immissione sul mercato.

Parole chiave

MARSI, mobilità, robotico, disturbi neuromuscolari, esoscheletro per l’andatura, riabilitazione

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