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Contenuto archiviato il 2024-04-19

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Colmare le lacune nei dati sulla migrazione internazionale

Un documento programmatico recente affronta le persistenti lacune nei dati sulla migrazione che ostacolano la definizione di politiche efficaci e raccomanda di adottare soluzioni.

Circa 281 milioni di persone, ossia il 3,6 % della popolazione mondiale, vivono attualmente fuori dal paese in cui sono nate. Che sia causata da conflitti armati, povertà, violazioni di diritti umani, repressione politica o opportunità economiche e di istruzione, la migrazione rimane una questione di enorme preoccupazione sociale e politica per molti governi. Spinto dalla consapevolezza che politiche migratorie efficaci devono essere basate su prove affidabili, il progetto HumMingBird, finanziato dall’UE, si adopera per migliorare la comprensione dei cambiamenti dei flussi migratori e dei loro fattori chiave. Esistono diverse organizzazioni internazionali e regionali che raccolgono dati sulla migrazione internazionale, ma le lacune presenti nei dati rendono difficile lo sviluppo di politiche costruttive da parte dei responsabili delle politiche. Il consorzio HumMingBird ha recentemente pubblicato il suo primo documento programmatico che verte su come affrontare le lacune nei dati sulla migrazione internazionale.

Lacune persistenti nei dati e soluzioni raccomandate

Il documento programmatico identifica varie lacune di rilievo nei dati sulla migrazione internazionale, quali le incoerenze nelle definizioni e nelle misurazioni dei dati che rendono difficile la combinazione e il confronto dei dati raccolti dai diversi paesi, il fatto che esso trascuri le ragioni e i fattori chiave della migrazione, una rappresentazione inadeguata di alcune regioni geografiche e delle caratteristiche demografiche dei migranti e i ritardi nel rendere i dati disponibili ai responsabili delle politiche. Da un documento correlato finanziato da HumMingBird, che analizza le lacune nei dati sulla migrazione internazionale di 76 studi, emerge che il problema principale risiede nelle definizioni e nelle misurazioni incoerenti, che costituiscono 611 delle 916 lacune identificate. Seguono le caratteristiche demografiche (113 lacune), i fattori chiave della migrazione (101), la copertura geografica (48) e la tempestività dei dati (43). Come osservato nel documento programmatico, i governi hanno bisogno di proiezioni e scenari basati su una migliore comprensione delle cause alla radice e dei fattori chiave della migrazione per elaborare politiche efficaci. Gli autori sottolineano anche l’importanza di integrare i dati quantitativi con dati qualitativi che comprendano aspetti socioculturali, comportamenti sociali complessi e il ruolo che la scelta individuale gioca nel processo decisionale. Le lacune relative al genere nei dati sulla migrazione sono descritte nel documento programmatico come una «piaga infetta» che porta a trascurare le esigenze e i problemi di salute delle migranti, lasciandole «in pericolo e senza accesso ai servizi di base». Risulta pertanto necessaria una migliore comprensione di come il genere plasmi le esigenze dei migranti e i processi decisionali al fine di orientare le politiche migratorie. Gli autori hanno inoltre evidenziato la necessità di trovare fonti di dati e metodologie alternative, come l’analisi dei megadati, per risolvere le attuali sfide poste dai dati. Commentando un articolo pubblicato sul sito web della università di Utrecht, organizzazione partner del progetto HumMingBird, sull’uso dei dati dei telefoni cellulari per tracciare i modelli di migrazione, il prof. Albert Ali Salah ha dichiarato: «i dati dei telefoni cellulari possono fornire una grande copertura e affrontare le importanti lacune dei dati nella ricerca sulla migrazione, ma il trattamento etico e attento alla privacy di tali dati richiede nuovi approcci». Il professore ha inoltre sottolineato l’importanza di proteggere non solo i dati individuali, ma anche quelli di gruppo. «Delineare modelli di mobilità dei rifugiati può comportare delle conseguenze per i medesimi attraverso cambiamenti politici influenzati da tali risultati o dalle risposte dei media», ha spiegato il prof. Salah. «Non basta che il trattamento dei dati segua i requisiti legali, ma deve anche essere controllato dal punto di vista etico. Si tratta di due aspetti abbastanza diversi». Della durata di 4 anni, il progetto HumMingBird (Enhanced migration measures from a multidimensional perspective) si concluderà a novembre 2023. Per maggiori informazioni, consultare: sito web del progetto HumMingBird

Parole chiave

HumMingBird, migrazione, dati, politica, migrante

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