Promuovere la ricerca scientifica con una nuova infrastruttura cloud di supercalcolo
Sviluppare servizi cloud di supercalcolo compatibili con il calcolo scientifico e con il lavoro della scienza dei dati è l’obiettivo di un consorzio formato da cinque principali centri europei di supercalcolo, i quali stanno allineando i propri servizi in modo da creare un’infrastruttura digitale chiamata Infrastruttura Fenix, con archivi di dati ben integrati e sistemi scalabili di supercalcolo. Nell’ambito del progetto europeo Human Brain Project (HBP), il progetto ICEI finanziato dall’UE ha il compito di realizzare la versione iniziale dell’infrastruttura digitale. In vista di tale obiettivo, la Commissione francese per l’energia atomica e le energie alternative, partner del progetto ICEI, ha implementato nuove risorse e servizi presso il suo centro di supercalcolo (TGCC), una delle cinque infrastrutture per il calcolo intensivo citate sopra, che comprendono le risorse standard per il calcolo ad alte prestazioni (HPC, high-performance computing), nonché nuovi sistemi per cloud computing sovrano, archiviazione di oggetti e calcolo interattivo. I nuovi sistemi installati presso il centro TGCC rispondono alle particolari esigenze della ricerca nel campo delle neuroscienze e di altri ambiti scientifici, che richiedono servizi HPC altamente interattivi in grado di eseguire calcoli estremi.
Quattro nuovi sistemi
In base a quanto si legge in un comunicato stampa pubblicato sul sito web del progetto, sono quattro i nuovi sistemi del TGCC. Il primo è un cluster di calcolo interattivo per rendere più efficienti la visualizzazione, l’IA, la post-elaborazione e i carichi di lavoro interattivi. «Questo cluster è dotato di processori Intel di ultima generazione, GPU Nvidia ad alte prestazioni e fino a 3 terabyte di memoria per ciascun server. Si tratta di un sistema particolarmente adatto alla simulazione di grandi strutture neurali e all’interazione con esse», si legge nel comunicato stampa. Il secondo sistema è un’infrastruttura cloud attraverso cui i ricercatori possono sviluppare servizi web, basi di conoscenze condivise, piattaforme di dati aperti e altri servizi correlati per la comunità. Come riportato nel comunicato stampa, «affidandosi alla suite software open source OpenStack, l’infrastruttura è in grado di gestire fino a 600 server virtuali». Il terzo è un file system parallelo all-flash Lustre di quasi 1 petabyte, in esecuzione su controller di rete DataDirect all’avanguardia (DDN SSF 18KXe). Tale sistema di archiviazione ad alte prestazioni è in grado di supportare carichi di lavoro dati intensivi. Il quarto sistema installato è un «archivio oggetti di 7 petabyte gestito dal software di archiviazione open-source OpenIO». Come descritto nel comunicato stampa, il sistema «consente agli utenti di archiviare i propri dati in modo sicuro e di condividerli in rete con altri membri della propria comunità di ricerca». I nuovi sistemi sviluppati nell’ambito del progetto ICEI (Interactive Computing E-Infrastructure for the Human Brain Project) interagiranno con i sistemi degli altri quattro centri di supercalcolo situati in Germania, Italia, Spagna e Svizzera, che fanno parte dell’Infrastruttura Fenix. I primi scienziati ad avere l’opportunità di utilizzare questa infrastruttura digitale sono ricercatori del progetto HBP o ad esso associati. In merito a tali nuovi servizi, uno degli utenti, il vicedirettore del NeuroMod Institute Alexandre Muzy dell’Università della Costa Azzurra, riferisce quanto segue: «Grazie a Fenix ho potuto beneficiare di risorse computazionali molto potenti per ottenere simulazioni ad alte prestazioni e per interagire con ricercatori di livello mondiale al fine di migliorare la rilevanza del mio approccio di modellizzazione matematica». Per ulteriori informazioni, consultare: sito web del progetto ICEI
Parole chiave
ICEI, cloud, calcolo, calcolo ad alte prestazioni, supercalcolo