Come aumentare la durata di conservazione ed evitare sprechi alimentari
Ogni anno, secondo una relazione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura, circa un terzo di tutti gli alimenti prodotti per il consumo umano viene perso o sprecato a livello globale mentre, in Europa, circa il 20 % di tutti gli alimenti prodotti. Lo spreco alimentare non soltanto solleva questioni etiche ed economiche, ma ha anche un impatto negativo sull’ambiente. Perciò, è sempre più necessario sviluppare materiali da imballaggio innovativi che mantengano o estendano la durata di conservazione degli alimenti per ridurre gli sprechi alimentari. Il progetto YPACK, finanziato dall’UE affronta esattamente questa sfida e sta realizzando imballaggi eco-compatibili sotto forma di vassoi e pellicole protettive di rivestimento per garantire più a lungo la freschezza degli alimenti e l’ambiente pulito. L’imballaggio sostenibile di YPACK è composto da sottoprodotti alimentari, quali siero di latte del formaggio e gusci di mandorle, che diversamente verrebbero scartati. L’imballaggio compostabile del progetto YPACK è realizzato con un biopolimero sostenibile, poli(3-idrossibutirato-co-3-idrossivalerato), prodotto da siero di latte di formaggio e micro-cellulosa derivata dai gusci di mandorla. Come spiegato in un articolo, «YPACK ha scoperto che integrare ossido di zinco e olio essenziale di origano rafforza la protezione contro le contaminazioni batteriche della carta biocompatibile utilizzata per il confezionamento alimentare».
Alternativa biodegradabile
Nello stesso articolo si osserva che l’alternativa rappresentata da YPACK al tradizionale confezionamento alimentare in plastica è biodegradabile in 90 giorni. «Da questi nuovi risultati è emerso il potenziale dell’imballaggio biocompatibile attivo per aumentare la durata di conservazione degli alimenti freschi, quali carne, frutta, verdura e pasta fresca». Nello stesso articolo, il coordinatore del progetto YPACK, il dott. José María Lagarón del Consiglio superiore delle ricerche scientifiche spagnolo, commenta: «Fino a quando il confezionamento sarà funzionale, prevediamo un futuro luminoso per i materiali da imballaggio riciclati e ciò significa che possono sostituire i materiali non ecocompatibili. L’aspetto chiave è che l’imballaggio, a fine vita, può essere gestito con il resto dei rifiuti organici». L’articolo cita le proprietà antimicrobiche dei composti di ossido di zinco e olio di origano come protezione da due batteri che possono causare intossicazione alimentare, lo Staphylococcus aureus e l’Escherichia coli. «Inoltre, i ricercatori hanno stabilito un rapporto ottimale di effetti antibatterici per l’olio essenziale di origano nel breve periodo (15 giorni) e per l’ossido di zinco nel medio periodo (fino a 48 giorni), in sistemi “aperti” e “chiusi”». Il dott. Lagarón spiega che tale rapporto è stato esaminato sia nelle confezioni sigillate, quali quelle per «la frutta in pezzi e la carne cruda, sia nelle confezioni richiudibili, quali quelle per il pane e il prosciutto a fette. Le confezioni richiudibili sono fatte per essere aperte e chiuse varie volte e per questo è importante che le proprietà antimicrobiche siano ancora presenti». I partner di YPACK osservano «che l’allungamento della durata di conservazione del 20 % e del 50 % è potenzialmente in grado di ridurre gli sprechi alimentari in percentuali che vanno rispettivamente dal 12,5 % al 30 %», secondo l’articolo. Il progetto YPACK (HIGH PERFORMANCE POLYHYDROXYALKANOATES BASED PACKAGING TO MINIMISE FOOD WASTE) si concluderà nel mese di ottobre 2020. Uno studio preliminare sui consumatori condotto da YPACK ha dimostrato che essi non sono contrari all’utilizzo dei gusci di mandorla e del siero di latte del formaggio nei materiali per il confezionamento alimentare. Negli aggiornamenti delle notizie nel sito web del progetto è riportato che i test per la durata di conservazione dei prodotti alimentari nell’imballaggio di YPACK «sono previsti per la carne, i cetriolini e la pasta fresca». Per ulteriori informazioni, consultare: sito web del progetto YPACK
Parole chiave
YPACK, confezionamento alimentare, durata di conservazione, sprechi alimentari, antimicrobico