Estendere la durata di conservazione degli alimenti con i nanomateriali
Quando è stata l’ultima volta in cui siete stati tentati di acquistare delle invitanti ciliegie al supermercato o avete visto la vostra marca preferita di pane confezionato in vendita, e ne avete avidamente comprato troppo? Probabilmente, avete dovuto buttarne via la maggior parte perché sono andati a male. E se la durata di conservazione di questi prodotti potesse essere estesa? Il progetto NanoPack, finanziato dall’UE, ha raggiunto proprio tale scopo. La sua soluzione di imballaggio basata sulla nanotecnologia è stata collaudata con successo per diversi alimenti e i risultati sono stati dimostrati a una conferenza. Un comunicato stampa pubblicato sul sito web del progetto sottolinea che NanoPack ha condotto «una serie di test sull’efficacia antimicrobica in diversi siti, dimostrando la capacità dell’innovativa pellicola sviluppata da NanoPack di estendere la durata di conservazione di svariate merci deperibili». I test hanno mostrato che l’imballaggio impediva la crescita di muffa nel pane per almeno 3 settimane, che ampliava la qualità di sigillatura delle ciliegie fresche del 40 % e che estendeva la durata di conservazione del formaggio cheddar del 50 %. I partner di NanoPack hanno presentato la loro pellicola innovativa al Congresso mondiale 2019 dell’associazione AIPIA (Active & Intelligent Packaging Industry Association). La loro tecnologia intende sostituire o ridurre al minimo i conservanti alimentari, con o senza l’impiego dell’atmosfera modificata.
Come funziona il sistema di NanoPack?
NanoPack combina nanomateriali naturali e oli essenziali per migliorare la sicurezza alimentare e ridurre la generazione di rifiuti. Nelle pellicole da imballaggio in plastica sono dispersi nanotubi minerali al cui interno sono presenti oli essenziali estratti da piante quali l’origano e il timo, dotate di proprietà antimicrobiche. «I nanotubi rilasciano lentamente gli oli antimicrobici dalla pellicola allo spazio libero dell’alimento confezionato. In questo modo si rallenta attivamente l’ossidazione, le variazioni di umidità e la crescita microbica», si legge nello stesso comunicato stampa. Gli imballaggi alimentari personalizzati di NanoPack sono adatti a un’ampia gamma di prodotti alimentari, tra cui pane, carne fresca, latticini, frutta e verdura. Queste pellicole da imballaggio sono fabbricate in plastica trasparente, come quelle attualmente disponibili sul mercato. I partner del progetto riconoscono alcune delle sfide legate all’accettazione della nanotecnologia negli imballaggi alimentari da parte dei consumatori. Il sito web del progetto riporta: «Il successo di questa tecnologia per imballaggi alimentari dipende dalle sue caratteristiche e dai benefici apportati, oltre che dal modo in cui i consumatori comprendono tali elementi. Per quanto concerne le caratteristiche della tecnologia, la nanotecnologia non è stata percepita negativamente dai partecipanti alle nostre indagini, che hanno invece risaltato per lo più altri particolari (ad esempio gli oli essenziali), e soprattutto in tono negativo (ciò è dovuto al fatto che li mettevano in relazione ad altre applicazioni non alimentari)». Il sito web del progetto mette in evidenza «il compromesso tra estendere la durata di conservazione di un prodotto (ovvero ciò che interessa ai produttori alimentari) e la sua freschezza (cioè, quello che interessa ai consumatori)». Esso risalta inoltre la possibilità che i consumatori non approvino un prodotto con una maggiore durata di conservazione qualora, a loro avviso, «la freschezza ne risulti compromessa». NanoPack (Pilot line production of functional polymer nanocomposites from natural halloysite nanotubes: demonstrating controlled release of active antimicrobials in food packaging applications.) è stato istituito per sviluppare, dimostrare ed espandere le soluzioni volte a estendere la durata di conservazione degli alimenti. Per raggiungere questo obiettivo, il progetto ha impiegato superfici antimicrobiche innovative applicate a prodotti di imballaggio alimentare attivo. Per imballaggio attivo si intende un sistema in cui i costituenti del materiale, il prodotto e l’ambiente interagiscono per estendere la durata di conservazione degli alimenti. Grazie a questa tecnologia, la funzione dell’imballaggio va oltre il contenere passivamente un prodotto. Per maggiori informazioni, consultare: sito web del progetto NanoPack
Paesi
Israele