Un’alternativa sostenibile e biodegradabile agli imballaggi in plastica
Versatile, resistente ed economica da produrre, la plastica è stata a lungo il materiale di scelta per il confezionamento alimentare. Ma questa tendenza sta iniziando a cambiare. «A causa della sua grande impronta di carbonio, agli alti livelli di inquinamento e alle basse percentuali di riciclaggio, la plastica è diventata la piaga del secolo», afferma Isabel Alvarez-Martos, amministratrice delegata e co-fondatrice di Cellugy, un’azienda danese di biotecnologie. «Con la minaccia dei cambiamenti climatici ormai saldamente in prima linea nelle nostre coscienze, la società è impegnata a trovare alternative sostenibili agli imballaggi in plastica». Muovendosi in questa direzione, Cellugy ha sviluppato EcoFLEXY, una soluzione di confezionamento alimentare sostenibile. Non solo il materiale è costituito da materie prime di seconda generazione, ma è anche prodotto utilizzando un processo di fabbricazione quasi a zero emissioni di carbonio. Oggi, grazie al supporto dei finanziamenti dell’UE, EcoFLEXY è destinata a diventare una forza dirompente nel mercato dei rivestimenti protettivi sostenibili per il confezionamento alimentare, stimato a circa 28 miliardi di EUR.
Una proposta di valore unica
In quanto materiale di bio-cellulosa, EcoFLEXY è altamente riciclabile. In effetti, i test dimostrano che può disintegrarsi completamente a temperatura ambiente in meno di un mese, un miglioramento significativo rispetto alla plastica convenzionale, che può richiedere da 20 a 1 000 anni per decomporsi. «Il nostro approccio unico utilizza la “biotecnologia bianca”, che sfrutta una miscela di batteri e ceppi di lievito che si nutrono di zuccheri per produrre un nanomateriale naturale chiamato bio-cellulosa», spiega la Alvarez-Martos. «È chimicamente equivalente alla cellulosa estratta da fonti vegetali, ma 100 volte più piccolo di diametro». Durante il progetto EcoFLEXY, finanziato dall’UE, Cellugy ha condotto uno studio di fattibilità approfondito e un’analisi della concorrenza. Oltre a identificare potenziali applicazioni per il prodotto, lo studio ha anche definito una strategia di immissione sul mercato, implementato i requisiti tecnici necessari per aumentare la produzione e garantito i diritti di proprietà intellettuale richiesti. «Studiando le tendenze del mercato, i nostri concorrenti e le tecnologie disponibili, abbiamo identificato una serie di opportunità per EcoFLEXY», spiega la Alvarez-Martos. «Ad esempio, vediamo EcoFLEXY come una proposta di valore unica per sostituire la grande quantità di imballaggi in plastica multi-materiale che non viene mai riciclata». Una delle sfide che il progetto ha dovuto affrontare è stata quella di trovare un metodo economico per portare il processo di produzione dal laboratorio alla fabbricazione su larga scala. «Ciò ha richiesto molto più della sola espansione del volume di produzione, poiché è stato inoltre necessario garantire che il prodotto si adattasse ai macchinari della linea di imballaggio», afferma la Alvarez-Martos. «Per affrontare il problema, abbiamo organizzato sessioni di brainstorming con potenziali partner e rafforzato il nostro team aggiungendo persone con conoscenze specifiche del settore».
Premi e riconoscimenti
Cellugy ha ottenuto una significativa attenzione da parte del pubblico durante il progetto. Ad esempio, ha ottenuto il secondo posto nell’Ocean Plastic Innovation Challenge, un concorso co-sponsorizzato da National Geographic e Sky Ocean Ventures. Ha anche vinto l’Advance Materials Competition, un’iniziativa guidata dalla rete tedesca Innovation Network for Advanced Materials e ha portato a casa l’Innovation Award durante l’annuale Global Innovation Summit InnoEU. Oltre a tutto questo, EcoFLEXY è stato presentato in un programma televisivo locale danese. Come risultato di questo lavoro e riconoscimento, EcoFLEXY ha ora compiuto un importante passo avanti verso la commercializzazione. «Il livello di prontezza commerciale e tecnica che abbiamo raggiunto durante questo progetto ci colloca in una posizione idonea a diventare leader di mercato nelle soluzioni di confezionamento sostenibili», aggiunge la Alvarez-Martos. Cellugy sta ora finalizzando una domanda per una sovvenzione EIC Accelerator Pilot, nell’ambito dell’invito al Green Deal dell’UE.
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