Il potenziale effetto destabilizzante della perdita di biodiversità
La perdita di biodiversità è una delle più grandi sfide ambientali della nostra epoca. Tuttavia, proprio ora che cominciamo a capire il ruolo essenziale svolto dalla biodiversità nel sostentamento degli ecosistemi e, allo stesso modo, delle società, assistiamo anche all’inizio della prossima estinzione di massa. Per comprendere meglio il potenziale effetto destabilizzante che questa perdita di biodiversità potrebbe esercitare, il progetto BIOSTASES, finanziato dal CER, sta sviluppando un nuovo corpus teorico. Il progetto è inteso a fornire nuove prospettive sul funzionamento, la stabilità e la sostenibilità di sistemi ecologici e sistemi socio-ecologici accoppiati di fronte ai cambiamenti ambientali emergenti. «Il nostro obiettivo consiste nel contribuire a colmare i divari tra l’ecologia teorica ed empirica e tra l’ecologia e le scienze sociali», afferma Michel Loreau, direttore della stazione di ecologia teorica e sperimentale del Centro nazionale di ricerca scientifica francese, il CNRS. «In tal modo, il progetto condurrà a nuovi approcci nella conservazione della biodiversità, nella gestione del paesaggio e nello sviluppo sostenibile».
Una tendenza al collasso
Supportato da un team multidisciplinare di giovani scienziati post-dottorato, il progetto ha ottenuto numerosi risultati chiave. Ad esempio, utilizzando una struttura matematica che si concentrava sulla variabilità temporale come misura di stabilità empiricamente rilevante, i ricercatori hanno contribuito a risolvere la controversia di lunga data sulla relazione tra diversità e stabilità nei sistemi ecologici. «Abbiamo dimostrato che la stabilità è intrinsecamente multidimensionale e che misure di stabilità più flessibili e trattabili empiricamente, quali l’invariabilità, forniscono una migliore rappresentazione della stabilità di un sistema», spiega Loreau. «Probabilmente tale risultato eserciterà un impatto duraturo nell’ecologia e in altre discipline, poiché propone un nuovo modo matematico e concettuale di approcciare la stabilità». Il team ha inoltre utilizzato modelli di dinamici di metacomunità per esplorare un ampio ventaglio di questioni correlate alla stabilità ecosistemica e alle relazioni tra diversità e stabilità su varie scale. Basandosi su uno studio della stabilità di meta-ecosistemi complessi, i ricercatori hanno acquisito nuove prospettive sulla stabilità delle reti alimentari, nonché sulle sinergie e i compromessi tra più servizi ecosistemici nello spazio. Come ultimo ma non meno importante aspetto, il progetto ha sviluppato una nuova teoria volta a studiare le dinamiche sul lungo termine e la sostenibilità dei sistemi socio-ecologici accoppiati. «In particolare, abbiamo dimostrato che il sistema socio-ecologico globale tende attualmente al collasso, sia in termini di sistemi naturali che, infine, di società umana», afferma Loreau. «Nonostante sia possibile, un’inversione di rotta richiede misure forti capaci di ridurre l’impatto umano sui sistemi naturali e sull’accesso impari alle risorse tra le regioni».
I vantaggi di un team multidisciplinare
Secondo Loreau, quando si fondano nuove teorie ci si deve aspettare di far fronte a sfide inaspettate. Tuttavia, nel progetto BIOSTASES, ciò non si è rivelato un problema. «L’assunzione di un team multidisciplinare di studenti post-dottorato impegnati in campi quali matematica, fisica teorica, biomatematica ed economia si è rivelata una straordinaria risorsa per sviluppare approcci innovativi in grado di infrangere le barriere disciplinari», afferma. È in questo team di giovani scienziati che si può trovare la vera eredità del progetto. «Oltre agli approcci e alle strutture teorici sorprendenti che abbiamo creato, abbiamo unito un insieme di ricercatori giovani e creativi che continueranno a sviluppare e diffondere tali approcci e strutture, garantendo che il progetto eserciti un impatto duraturo sull’ecologia», aggiunge Loreau.
Parole chiave
BIOSTASES, biodiversità, ecosistemi, estinzione di massa, ecologico, ecologia, conservazione, sviluppo sostenibile