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Effective Management of Pests and Harmful Alien Species - Integrated Solutions

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Proteggere le colture e la biodiversità europee da nuove malattie e parassiti

Le malattie delle piante causate da parassiti e agenti patogeni invasivi ed estranei stanno incrementando con i cambiamenti climatici e il commercio internazionale. Un team di scienziati finanziato dall’UE è ora alla ricerca di metodi innovativi per proteggere le colture e le foreste.

Alimenti e Risorse naturali icon Alimenti e Risorse naturali

Gli agenti patogeni estranei e i parassiti provocano gravi danni a colture e foreste, il che incide sulla sicurezza alimentare e i mezzi di sostentamento, oltre che sulla biodiversità e i servizi ecosistemici. Il progetto EMPHASIS, finanziato dall’UE, è stato creato come approccio di ampio respiro per il rilevamento e la prevenzione della minaccia esercitata da parassiti estranei e agenti patogeni locali. «Il commercio globale e i cambiamenti climatici stanno effettivamente influenzando il movimento di parassiti, funghi, batteri e insetti, che giungono ininterrottamente in Europa insieme a materiale vegetale e sementi», afferma Maria Lodovica Gullino, coordinatrice del progetto e direttrice del Centro di competenza per l’innovazione in campo agro-ambientale (AGROINNOVA) dell’Università di Torino. «Al fine di comprendere quali sono le colture maggiormente a rischio in Europa e gli agenti patogeni che le possono colpire, è importante disporre di strumenti e modelli per l’analisi dei rischi di buona qualità», dichiara Gullino. Sono stati istituiti modelli epidemiologici e ampliati i modelli esistenti allo scopo di prevedere l’arrivo di nuovi agenti patogeni, in particolare specie alloctone che potrebbero non essere semplici da rilevare anticipatamente. Sono stati inoltre sviluppati strumenti di prevenzione e protezione puntuali, in grado di ridurre l’utilizzo dei pesticidi conformemente alla normativa ambientale comunitaria. Strumenti diagnostici Sono stati sviluppati strumenti diagnostici a livello molecolare basati sul metodo di amplificazione isotermica mediata da loop (LAMP, loop-mediated isothermal amplification) per rilevare agenti patogeni specifici affidandosi all’amplificazione del DNA. «Il sistema a base molecolare è molto facile da gestire e consente di effettuare l’estrazione del DNA sul campo, producendo i risultati in pochi minuti», afferma Gullino, che aggiunge: «Questo metodo diagnostico è stato sviluppato per numerosi agenti patogeni con i test attualmente disponibili in commercio, che sono ora utilizzati dai tecnici direttamente sul campo». Ciò riduce enormemente i ritardi accumulati aspettando i risultati delle colture di laboratorio. «Se si hanno a disposizione strumenti di rilevamento rapido, e in particolare strumenti molecolari, diventa un metodo di prevenzione perché è possibile rilevare molto velocemente l’agente patogeno e ridurre il successivo numero di interventi diretti necessari», osserva Gullino. «Nell’ambito del progetto, il sistema basato sul metodo LAMP è stato esteso nel corso di sperimentazioni sul campo a diversi agenti patogeni che colpiscono ortaggi, cereali e prodotti forestali», afferma la coordinatrice. Tra questi figurano la ruggine del grano, la peronospora del basilico, il cancro del fusto della colza e diversi altri. Piante sentinella «Ci siamo inoltre avvalsi di piante sentinella, ovvero speciali piante che vengono introdotte in quanto, venendo colpite molto velocemente, possono essere utilizzate per rilevare l’arrivo di numerosi agenti patogeni in modo molto rapido». Si tratta di un sistema semplice che impiega piante o lotti di piante, varietà resistenti o suscettibili e colture trattate o non trattate per svolgere la funzione di sistema di allerta precoce. È utile, inoltre, per determinare le tempistiche delle prime irrorazioni, riducendo di conseguenza l’utilizzo eccessivo di pesticidi. Altri approcci di sorveglianza senza bersagli specifici hanno incluso l’analisi di spore fungine e insetti intrappolati. Per monitorare la presenza di agenti patogeni fungini nei campioni dei raccoglitori di spore e le trappole appiccicose al fine di rilevare l’aumento della quantità di insetti invasivi, è stato sviluppato il metabarcoding mediante l’impiego di una tecnologia di sequenziamento del DNA ad alte prestazioni per l’individuazione. Tra gli altri metodi di prevenzione figuravano il trattamento delle sementi, l’impiego di appositi compost per migliorare la salute e la resistenza alle malattie delle piante, terreni con microrganismi che riducono lo sviluppo di malattie del terreno e sistemi di difesa fitosanitaria integrata. Sono state coinvolte associazioni di agricoltori, con lo svolgimento di esperimenti a livello di azienda agricola. «Ciò contribuisce alla prevenzione e alla promozione della consapevolezza e rappresenta un modo per aiutare le nuove tecnologie e i nuovi metodi di gestione sviluppati a essere utilizzati da un maggior numero di agricoltori», dichiara Gullino.

Parole chiave

EMPHASIS, colture, silvicoltura, ambiente, cambiamenti climatici, sementi, parassiti, pesticidi, sequenziamento del DNA, funghi, terreno, agenti patogeni delle piante, commercio, agricoltori, DNA barcoding

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